ROSETTI - MOZART: Concerti per fagotto

Il compositore ceco Antonio Rosetti iniziò la sua carriera come contrabbassista alla corte di Oettingen-Wallerstein, un posto tutt’altro che gratificante, dal quale seppe però emanciparsi con passo lento ma sicuro fino a diventare maestro della cappella di corte e un rinomato direttore d’orchestra. I sette concerti per fagotto e orchestra pervenutici – quattro dei quali sono stati registrati alcuni anni fa da Eckart Hübner per la CPO (CPO936) – dimostrano quanto Rosetti fosse attirato dagli strumenti dal timbro grave e con i tre concerti presentati in questo disco l’etichetta tedesca porta a termine un’integrale forse numericamente limitata ma di grandissimo interesse storico e artistico e – quello che conta di più – di straordinaria gradevolezza d’ascolto. Al pari delle quattro opere del primo disco, anche questi tre concerti sono pervasi da una meravigliosa vena melodica e presentano una scrittura solistica di stupefacente virtuosismo e un’orchestrazione estremamente raffinata. Anche in questo disco Hübner sfoggia «un timbro meravigliosamente rotondo, un’esecuzione di grande nobiltà e una cantabilità lirica in grado di conquistare anche gli appassionati dai gusti più esigenti» (Financial Times). Oltre ai tre lavori di Rosetti, il programma di questo disco propone il primo concerto scritto per uno strumento a fiato da Mozart. L’allora diciottenne compositore salisburghese dimostrò di essere perfettamente in grado di scrivere un concerto capace di rendere piena giustizia al carattere di uno strumento piuttosto sottovalutato come il fagotto e di aver già raggiunto in pieno la maturità artistica che lo avrebbe consacrato tra i più grandi compositori di tutti i tempi.