WEBER: Concerti per clarinetto

Esecutore: Orchester M 18, Martin Spangenberg, clarinetto e direzione

Autore: Weber

Numero dischi: 1

Barcode: 0760623175461

Mdg
SACD Ibrido
2012
MDGSA1754
2012-10-01
18,59 €
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Una impressionante dimostrazione Il nano Rübezahl vaga inquieto sulle pendici del Riesengebirge, mentre gli elfi del seguito di Oberon imperversano veloci come il vento in ogni dove. Al culmine dell’era romantica Carl Maria von Weber compose una serie di lavori a programma dall’atmosfera estremamente suggestiva. Il compositore tedesco seppe tratteggiare immagini molto evocative non solo nelle ouverture delle sue opere, ma anche nella musica strumentale dei suoi celebri concerti per clarinetto e orchestra, come si può facilmente notare ascoltando questo splendido disco che vede assoluto protagonista Martin Spangenberg nel suo esordio con l’Orchestra M 18. Come facilmente prevedibile, la sua strepitosa interpretazione viene esaltata al massimo grado dal suono tridimensionale ottenuto tramite l’innovativa tecnica di registrazione 2+2+2 messa a punto dalla MDG. Una sfrenata fantasia Fin dalle prime battute del Concerto n. 1 per clarinetto e orchestra l’ascoltatore si trova avvolto da un’aura fiabesca. Nella lugubre tonalità di fa minore, i violoncelli presentano il loro tema misterioso, che viene poi ripetuto all’ottava più alta dagli archi acuti e incalzato dai selvaggi trilli dei violini secondi, accumulando una tellurica energia che sfocia in un devastante fortissimo a piena orchestra. Nel secondo movimento, il clarinetto solista forma un gradevole quartetto con tre corni con sordina. In questa sezione si mette in grandissima evidenza la sezione dei corni dell’Orchestra M 18, i cui componenti escono vincitori da una sfida tutt’altro che agevole, sfoggiando una tecnica assolutamente impeccabile. Il fascino dell’opera Il Concertino può essere considerato una sorta di opera in miniatura, vantando un’ouverture, recitativi con funzione narrativa e arie di rapinosa bellezza. Quest’opera stimola al massimo grado l’immaginazione degli ascoltatori, in quanto – sebbene dietro la sua partitura non si celi nessun contenuto programmatico – emerge una storia ricca di fascino, che incarna l’essenza più autentica del Romanticismo. Un’interpretazione davvero magnifica Grazie a una padronanza tecnica di altissimo livello, a una infallibile capacità di esaltare i passaggi più intensi e a una musicalità assolutamente fuori dal comune, Martin Spangenberg confuta in maniera più che convincente la fama di brani vuotamente virtuosistici che molti tendono ad affibbiare ai concerti per clarinetto e orchestra di Weber e rivela la meravigliosa delicatezza della loro musica. Va anche sottolineato lo scrupolo con cui il clarinettista tedesco rispetta i tempi prescritti dal compositore che – per quanto possa sembrare incredibile – nella maggior parte dei casi sono stati seguiti in maniera quanto meno approssimativa, una scelta che alla fine si è rivelata un ulteriore ostacolo alla definitiva consacrazione presso il grande pubblico di questi splendidi lavori.

Tracklist

Carl Maria von Weber (1786-1826)
Concerto n. 1 in fa minore per clarinetto e orchestra WeV N.11
Ouverture a Oberon WeV C.10
Concertino per clarinetto e orchestra WeV N.10
Ouverture a Berherrscher der Geister WeV M.5
Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore per clarinetto e orchestra WeV N.13

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