CARL STAMITZ: Sinfonie concertanti

Esecutore: Hans-Peter Hofmann, violino; Robert Korn, violino; Christoph Eberle, violoncello; Paul Meyer, clarinetto; Kurpfälzisches Kammerorchester, Paul Meyer, direttore

Autore: Carl Stamitz

Numero dischi: 1

Barcode: 0761203546725

Cpo
CD
2023
CPO555467
2023-09-01
18,50 €
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Tre sinfonie concertanti di Carl Stamitz

Con le sue 38 opere tuttora conosciute, Carl Stamitz è uno dei compositori più prolifici di sinfonie concertanti, un genere ibrido tra la sinfonia classica e il concerto solistico, che conobbe una notevole fortuna tra gli anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo. Secondo il parere della maggior parte degli studiosi, la sinfonia concertante si sviluppò dal concerto grosso barocco, nel quale un piccolo gruppo di strumenti solisti (concertino) si alterna brillantemente con il resto dell’ensemble (ripieno). Nella sinfonia concertante ci sono sempre almeno due strumenti solisti, che vengono accompagnati dal resto dell’ensemble strumentale. Sotto il profilo strutturale, la sinfonia concertante si distingue dalla sinfonia nel numero di movimenti, che nella maggior parte dei casi sono due e comunque mai più di tre. Analogamente a quanto avviene nel concerto classico, le sezioni degli strumenti del concertino e del ripieno si alternano dialetticamente, ma nella sinfonia concertante la parte orchestrale acquisì gradualmente un rilievo sempre maggiore. In questo modo, la sinfonia concertante poté contare su un poderoso suono orchestrale, offrendo nello stesso tempo ai solisti la possibilità di mettere in mostra il loro virtuosismo tecnico e la loro brillantezza espressiva. Nella produzione di Carl Stamitz si nota una netta prevalenza di opere in tre movimenti, come si può vedere nelle tre sinfonie concertanti presentate in questo disco di sorprendente bellezza. Stamitz scrisse la maggior parte delle sue sinfonie concertanti negli anni Settanta del XVIII secolo per il raffinato pubblico di Parigi, città dove molte di queste opere vennero stampate. In genere, Stamitz concepì quasi tutte le sue sinfonie concertanti per due strumenti solisti – soprattutto per il collaudato binomio formato dal violino e dal violoncello – ma alcune prevedono in organico addirittura sette solisti. Sotto l’aspetto stilistico, le opere di Stamitz sono più vicine al genere del concerto che a quello della sinfonia, al punto che diversi musicologi li hanno definiti “concerti di gruppo”. Nella sezione dedicata a Carl Stamitz del suo libro Ideen zu einer Ästhetik der Tonkunst (Idee per un’estetica dell’arte della musica) Christian Friedrich Daniel Schubart espresse giudizi estremamente lusinghieri per le opere di Stamitz e – di riflesso – una profonda stima sia per l’interprete, sia per il compositore, sia per l’uomo: «Carl Stamitz, figlio del noto Johann, è di gran lunga il violista più celebrato della Germania, nonché un compositore molto apprezzato […] Nei diversi movimenti delle sue sinfonie concertanti si percepisce un tono così sincero, un’eleganza e una bellezza tali da farlo considerare non solo in Germania, ma anche in Italia, in Francia e in Inghilterra come il legittimo figlio delle tre Grazie. Le sue sinfonie presentano la peculiarità di essere pervase da armonie splendide. In particolare, i suoi Andanti sono concepiti in maniera veramente magistrale, una qualità che trova piena e convincente spiegazione nella sensibilità del suo animo».

Hans-Peter Hofmann, violino; Robert Korn, violino; Christoph Eberle, violoncello; Paul Meyer, clarinetto

Kurpfälzisches Kammerorchester, Paul Meyer, direttore

Carl Stamitz (1745-1801)

Sinfonia concertante n. 9 in do maggiore per due violini, clarinetto e orchestra

Sinfonia concertante n. 12 in si bemolle maggiore per violino, violoncello e orchestra

Sinfonia concertante in re maggiore per violino e orchestra

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