DVORAK: Sinfonia N.9 "Dal Nuovo Mondo"

Esistono centinaia di brani musicali che possono essere eseguiti al contrario – si chiamano palindromi (anche le parole che possono essere lette allo stesso modo si chiamano così) – ma nessuno aveva mai visto un LP che può essere riprodotto al contrario, almeno sino a oggi! Questo LP è l’ultimo titolo dell’etichetta tedesca TACET, che ci riserva sempre grandi sorprese per quanto riguarda la tecnica di registrazione. A differenza di un normale LP, lo stilo viene appoggiato sul solco più interno (quello vicino all’etichetta del disco) e si muove verso l’esterno. Dietro questa apparente battuta non c’è altro che il desiderio di ottenere il miglior suono possibile,  tenendo conto del fatto che di solito la musica inizia in modo sommesso e finisce con pieni orchestrali. È un vero peccato che a questo fenomeno non venga data l’attenzione che merita quando si utilizzano le normali tecniche di incisione (della lacca madre), poiché man mano che il sistema braccio-testina si muove verso il centro del disco sempre più informazioni devono essere incise nel solco per centimetro, mantenendo costante la velocità di rotazione.

Il risultato è che con un incremento del livello sonoro le alte frequenze tendono a soffrire di distorsione. Per dimostrare che questo effetto indesiderato può essere compensato, il direttore tecnico della TACET Andreas Spreer ha scelto per questo test la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvorák, che rappresenta un chiaro esempio di crescita dinamica.

Curioso, vero? Provare per credere!

Concerto Budapest, Andras Keller, direttore

Antonín Dvorák (1841-1904)

Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”