

Esecutore: Evergreen Symphony Orchestra, Gernot Schmalfuss, direttore
Autore: Lachner
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203523825
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«È un vero peccato che Schubert non abbia potuto studiare quanto ho potuto fare io, perché altrimenti sarebbe sicuramente diventato un grande maestro». Questa affermazione tranchant e non priva di una buona dose di spocchia è attribuita a Franz Lachner, un compositore originario della Svevia, che – a quanto pare – aveva una grande autostima, al punto da considerarsi addirittura superiore al suo più famoso contemporaneo viennese Franz Schubert. In effetti, l’ascolto della corposa produzione di Lachner – soprattutto le sue otto sinfonie – rivela un’energia creativa vigorosa e decisamente diversa rispetto a quella del suo collega di sei anni più vecchio. All’inizio della sua carriera, Lachner subì l’influenza di Carl Maria von Weber, ebbe la possibilità di conoscere a fondo le opere di Beethoven e in breve tempo molti iniziarono a ritenerlo il classico anello di congiunzione tra i grandi maestri del passato e i compositori della generazione più giovane come Mendelssohn, Schumann, Raff e persino Bruckner. Più in particolare, Lachner seppe padroneggiare alla perfezione i generi di ampio respiro, le opere dai toni magniloquenti e le ricche tavolozze orchestrali, ma – nonostante questo – era anche in possesso di un notevole talento per l’invenzione melodica, una caratteristica che si aggiunge a una scrittura molto originale che consentiva al pubblico contemporaneo di apprezzare le sue opere senza un momento di stanchezza. Dopo le lusinghiere recensioni ottenute dal disco con la sua Terza e Sesta Sinfonia, questo nuovo disco della CPO fornisce un’ulteriore prova della brillantezza dello stile di Lachner, configurandosi come una sorta di quod erat demonstrandum musicale.
Evergreen Symphony Orchestra, Gernot Schmalfuss, direttore
Franz Lachner (1803-1890)
Sinfonia n. 4 in mi maggiore
Andante in la bemolle maggiore per ensemble di ottoni