Mackenzie: Concerto Per Violino - Pibroch

Il nome del compositore tardo romantico scozzese Sir Alexander Mackenzie è tornato alla ribalta soprattutto grazie a un disco della Hyperion dedicato alla sua produzione orchestrale apparso qualche anno fa, che ha provocato più di qualche imbarazzo tra i critici discografici di tutto il mondo, rimasti sbalorditi dal fatto che una musica così bella sia caduta nel più totale oblio per oltre mezzo secolo. Questo disco è stato salutato dal critico di Gramophone con una frase quanto mai significativa: «unaltra riscoperta di grandissimo fascino della Hyperion». Questo secondo disco presenta in prima registrazione mondiale due opere per violino e orchestra di Mackenzie, il concerto e la suite Pibroch, composta per questo stesso organico. Il termine pibroch proviene dal repertorio delle cornamuse, dove viene utilizzato per indicare uno stile classico (di solito nella forma del tema con variazioni) che si contrappone al più conosciuto strathspey and reel, il genere di danze generalmente associato a questo strumento. Il Concerto venne composto nel 1885 per Pablo de Sarasate (che lo eseguì in parecchie occasioni), mentre Pibroch vide la luce quattro anni più tardi. «Un concerto molto bello e ricco di spunti che attendevo da tempo di poter ascoltare in disco» (American Record Guide) «Stewart e un violinista di grandissimo temperamento, in possesso di un suono molto ricco e potente e di un archetto che vola sulle corde con tale velocità da far apparire la linea melodica quasi confusa in sede concertistica. Nonostante tutto, in questo disco non si avverte nessuna nota confusa o poco definita» (Fanfare, Stati Uniti).