York Bowen: Recital Pianistico

Esecutore: Edwin York Bowen, piano

Autore: York bowen

Numero dischi: 2

Barcode: 5024709160075

Appian
CD
2009
APR6007
2009-01-01
17,59 €
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Negli ultimi anni lattività compositiva di York Bowen ha conosciuto una spettacolare rivalutazione soprattutto grazie al grande impegno profuso dalla Hyperion, tuttavia fatta eccezione per un disco realizzato nei suoi ultimi anni di vita per letichetta Lyrita il suo straordinario talento pianistico continua a rimanere in uno stato di malinconico oblio dai tempi in cui vennero pubblicati i suoi 78 giri. Nei primi tre decenni del XX secolo, Bowen raggiunse il vertice del successo sia come compositore sia come pianista, al punto che venne invitato a esibirsi davanti ai pubblici più raffinati dellepoca, primo tra tutti quello dei Proms londinesi. La sua prima registrazione, pubblicata in un disco oggi pressoché introvabile delletichetta Marathon, venne immessa sul mercato nel 1915, tuttavia la sua attività discografica si svolse soprattutto con la Vocalion. Dopo il fallimento di questa etichetta avvenuto nel 1927, pare che Bowen non abbia più inciso alcun 78 giri. Lattrattiva principale di questo cofanetto doppio è senza dubbio rappresentata dal Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra di Beethoven. Si tratta di unincisione di importanza storica, in quanto fu la prima versione discografica del concerto beethoveniano ad apparire sul mercato. La sua scomparsa è dovuta alla sfortunata circostanza che questo disco fu uno degli ultimissimi titoli a essere realizzati con il vecchio procedimento acustico, che venne definitivamente abbandonato quellanno stesso. Lo stile pianistico di Bowen appare estremamente fluido e comprende cadenze molto interessanti di sua creazione. In tutte le opere presentate in questo cofanetto possiamo ascoltare larte raffinata di un interprete dallo stile grandioso e dalle spiccate preferenze per il repertorio romantico che lo posero in posizione molto distinta dagli altri pianisti inglesi contemporanei. Non per nulla Bowen venne soprannominato il Rachmaninov inglese.

Tracklist

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58 (1925)

Sonata n. 13 in mi bemolle maggiore op. 27 n. 1 (Andante; 1923?)

Sonata n. 24 in fa diesis maggiore op. 78 (1927)

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Partita n. 2 in do minore BWV 826 (Capriccio; 1923?)

Robert Schumann (1810-1856)

Faschingsschwank aus Wien op. 26 (1926)

Franz Liszt (1811-1886)

Années de pèlerinage première année Suisse S160 (Eglogue; 1925)

Ignaz Moscheles (1794-1870)

Etude op. 70 n. 5 (1925)

Peggy Cochrane (1902-1988)

Le ruisseau (1925)

Johannes Brahms (1833-1897)

Capriccio in si minore op. 76 n. 2 (1925)

Felix Mendelssohn (1809-1847)

Scherzo in mi minore op. 16 n. 2 (gennaio 1915)

Eduard Schütt (1856-1933)

Etude mignonne in re maggiore op. 16 n. 1 (gennaio 1915)

Fryderyk Chopin (1810-1849)

Ballata n. 3 in la bemolle maggiore op. 47 (1925)

Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31 (1926)

Valzer in la bemolle maggiore op. 34 n. 1 (1926)

Polacca in do diesis minore op. 26 n. 1 (1926)

Studio in mi minore op. 25 n. 5 (1927)

Preludio in fa maggiore op. 28 n. 23 (1927)

Preludio in do minore op. 28 n. 20 (1927)

Preludio in sol maggiore op. 28 n. 3 (1927

Sergei Rachmaninov (1873-1943)

Preludio in sol minore op. 23 n. 5 (1926)

Polichinelle op. 3 n. 4 (1925)

Claude Debussy (1862-1918)

Jardins sous la pluie (Estampes; 1925)

Arabesque n. 2 in sol maggiore (1926)

Henry Balfour Gardiner (1877-1950)

London Bridge (1926)

Gavotte (1926)

Edwin York Bowen (1884-1961)

Suite n. 2 op. 30 (Finale: A Romp; 1925)

The Way to Polden, An Ambling Tune op. 76 (1925)

Arabesque op. 20 n. 1 (1925)

Fragments from Hans Christian Andersen op. 58 (con introduzioni parlate; 1926)

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