TELEMANN: Cantate Vol.2

L’obiettivo principale del festival di Magdeburgo dedicato a Telemann consiste nel presentare al pubblico le opere più belle – e nella maggior parte dei casi virtualmente sconosciute – del grande compositore tedesco contemporaneo di Bach e di Händel nell’interpretazione di alcuni dei migliori ensemble di strumenti originali del mondo. Nel corso degli anni questa manifestazione ha assunto una rilevanza internazionale, riportando letteralmente alla luce un gran numero di lavori di ampio respiro di Telemann tra cui opere liriche, oratori, passioni e cantate sacre. Quella che è stata acutamente definita dallo studioso Georg von Dadelsen «stupefacente produttività di Telemann» appare evidente soprattutto nel campo delle cantate sacre. In particolare, nelle cantate proposte in questo nuovo disco della CPO, registrato nel corso di un concerto tenutosi negli ultimi giorni del festival del 2010, Telemann dimostra per l’ennesima volta di essere con Johann Sebastian Bach il più ispirato compositore di musica sacra del XVIII secolo. Per tutta la durata della sua lunga carriera Telemann collaborò con alcuni dei poeti più famosi dell’epoca, molti dei quali scrissero i testi per i cicli annuali di cantate che doveva scrivere per le cinque chiese principali di Amburgo. Questi cicli costituivano un vero e proprio tour de force, in quanto prevedevano la composizione ogni anni di circa 72 cantate nuove per ogni domenica e festività del calendario liturgico luterano, basate su diversi temi. Telemann è autore di oltre 2000 cantate sacre, la cui incredibile varietà espressiva e la cui spesso sontuosa scrittura vocale e strumentale esaltano al massimo grado la solennità e il significato delle feste per cui furono concepite. Nella maggior parte dei casi, Telemann si spinse molto oltre la consueta intensità espressiva garantita dalle opere per voce sola e strumento obbligato (o solo basso continuo) basate sul semplice testo biblico del giorno, creando spesso affreschi sonori di straordinaria bellezza e tensione emotiva, che in questo disco possiamo riscoprire nella ispirata lettura di Hermann Max, direttore della Rheinische Kantorei e del Kleine Konzert considerato uno dei massimi specialisti dell’opera di Telemann in circolazione.