EBEN: Opere sacre corali

«Non avrei mai composto musica con questo senso di responsabilità in questo paese, dove sapevo che il pubblico non si aspettava da me raffinate sottigliezza, ma un messaggio, un frammento di una verità nascosta se non tra le righe almeno tra le note». La notizia della scomparsa del settantottenne Piotr Eben avvenuta nell’ottobre del 2007 venne accolta con sincero e unanime cordoglio da tutto il mondo della musica. Con la morte di Eben la Repubblica Ceca aveva perso una personalità di spessore internazionale, la cui lunga attività compositiva aveva impresso un marchio indelebile sul nuovo panorama intellettuale che aveva iniziato a profilarsi nel paese a partire dal 1989. Alcuni studiosi hanno giustamente definito le opere corali di Eben come i frutti più significativi maturati nella seconda metà del XX secolo dalla gloriosa tradizione mottettistica dell’Europa centrale. Questi lavori sono il risultato dell’appassionata opera di preservazione del patrimonio medievale e rinascimentale del suo paese – una tradizione quanto mai eterogenea, che nel corso dei secoli venne influenzata dagli stili fioriti in Boemia, in Germania e nelle comunità ebraiche – portata avanti da Eben e dalle profonde riflessioni da lui compiute sull’attualità di questo repertorio. In questo disco il Sächsisches Vocalensemble diretto con polso e molto buon gusto da Matthias Jung esegue una vasta scelta di queste opere con un’autorevolezza tale da farlo diventare un’edizione di assoluto riferimento.