LEO FALL: Paroli (Opera comica in 1 atto)

L’opera comica in un atto di Leo Fall Paroli – che in un primo tempo era stata intitolata Frau Denise – è ambientata nei pressi di Parigi negli ultimi anni del XVIII secolo e affonda le sue origini nelle Nozze di Figaro di mozartiana memoria, narrando le disavventure amorose di un aristocratico sposato che alla fine viene beffato dalla sua vittima designata, con la complicità del suo futuro marito. Sotto l’aspetto strutturale questo gradevole lavoro teatrale da camera in un atto non può essere definito né un’opera né un’operetta, sebbene sotto il profilo dei contenuti presenti diverse reminiscenze delle opere fatate, alcuni elementi stilistici propri del rococò, un accenno di scrittura basata sui Leitmotiv e un buon numero di gradevoli scene d’insieme. Il fatto che l’opera venne eliminata dai cartelloni del teatro dopo soli dieci giorni non impedì all’editore musicale Alexander Jadassohn di acquistarne senza indugi la partitura per conto della sua società Harmonie-Verlag. Alexander Jadassohn era figlio di Salomon Jadassohn, allievo di Franz Liszt ed eminente professore al Conservatorio di Lipsia, scomparso appena sei mesi prima. L’intraprendente Alexander offrì poco dopo un lavoro da segretaria alla ventiduenne sorella Rahel Raphaéle – meglio conosciuta come Bertha – nella sua casa editrice, dove la ragazza ebbe la possibilità di conoscere il compositore e direttore d’orchestra Leo Fall, che suo fratello aveva appena messo sotto contratto. I due si sposarono due anni più tardi e Bertha considerò per tutta la vita Frau Denise tra le sue opere preferite. Nel 1903 fu pubblicato l’arrangiamento pianistico realizzato da Siegfried Fall con il nuovo titolo Paroli e la definizione di “opera comica”, che rende piena giustizia alla scrittura da Singspiel che caratterizza questa partitura.