GEBEL G.: Passione secondo Giovanni

Grazie al rinato interesse degli ultimi decenni per linvestigazione e la pubblicazione di opere dimenticate di compositori appartenenti alla generazione di Bach, Handel e Telemann, i punti bianchi sulla mappa della Germania Centrale ora sono molti meno. Ciò nonostante ci sono sempre opportunità per nuove interessanti scoperte. Un particolare e saliente esempio in questa categoria è rappresentato dallopera di Georg Gebel (1709-53), che nel 1746 entrò al servizio alla Corte del Principe di Schwarzburg-Rudolstadt, un entusiasta patrono delle arti. Istruito dal padre alla carriera di bambino prodigio, il geniale artista (che era anche un abile pittore) divenne ben presto famoso. Poiché sembra che egli avesse un talento speciale anche per il caos ed il disordine, egli mise poca cura nella conservazione della sua vasta produzione, cosicché molta parte della sua produzione andò perduta già durante la sua vita. Anche la sua morte prematura contribuì a farlo dimenticare fuori del suo immediato circolo di amici e ammiratori, già dopo pochi anni. Una delle poche opere che ci sono giunte dimostrano chiaramente il significato di questa scoperta e suggeriscono un paragone con Stölzel: la Passione secondo Giovanni, che sappiamo essere stata rappresentata nel 1748. Ancora una volta è Ludger Rémy, insieme ad un meraviglioso ensemble di solisti che vede Dorothee Mields, Jan Kobow, Klaus Mertens ed il Weimar Baroque Ensemble che ci aiuta a scoprire un capolavoro dimenticato con lesecuzione di grande livello che questopera merita.