DE SAYVE: Opere Sacre

Quando nel 1562 partì alla volta della Cappella Imperiale di Vienna, Lambert de Sayve, compositore originario di Liegi e allievo del grande Philippus de Monte,era all’inizio di una carriera ricca di soddisfazioni. Dopo aver iniziato come maestro di canto nell’abbazia di Melk, de Sayve arrivò al posto prestigioso di direttore musicale della corte imperiale. Nel 1612 de Sayve diede alle stampe le Sacrae Symphoniae, una raccolta che riscosse l’approvazione di un compositore del calibro di Michael Praetorius. Caratterizzata da una scrittura ricca di accordi e di straordinarie sfumature timbriche, la splendida Missa Dominus regnavit a 16 voci anticipa le grandi messe polifoniche di Heinrich Ignaz Franz von Biber. Le 16 voci sono divise in quattro cori sull’estensione di tre ottave e, secondo la prassi dell’epoca, vengono indicati gli strumenti richiesti. Non tutte le voci devono eseguire un testo, al punto che una di esse riporta la semplice indicazione “fagotto” o “voce forte”. Le Sacrae Symphoniae comprendono 114 mottetti, alcuni dei quali mariani, mentre altri si basano su temi d’occasione. La versione dell’Ave Maria di de Sayve richiede la presenza di due cori, il più acuto dei quali esegue il mottetto nella sua interezza, mentre quello più grave inizia cantare a partire dal Sancta Maria, quasi a significare che questa invocazione proviene anche dai recessi più profondi della terra. Un disco di grande interesse, anche grazie all’intensissima interpretazione dell’ensemble Oltremontano e della Capilla Flamenca diretti dal celebre trombonista Wim de Becu, che piacerà sicuramente agli appassionati del repertorio sacro rinascimentale.