AA.VV.:Intorno all'Oratorio di S.Filippo

La figura di San Filippo Neri (Firenze 1515-Roma 1595) è considerata uno dei caposaldi della Controriforma cattolica:  da un lato alla Congregazione dell’Oratorio da lui fondata si avvicinarono  numerosi  compositori  attivi  a Roma  in  quel momento, come Giovanni Animuccia (1520-1571), Giovanni Giovenale Ancina (1545-1604), Giovanni Francesco Anerio (1567-1630), Francesco Soto de Langa (1534-1619) e dall’altro San Filippo e i suoi successori diedero sempre una grandissima importanza alla musica non solo nella liturgia, ma anche in altri ambiti, per esempio all’interno dei ragionamenti. Questi momenti diedero origine all’oratorio, da cui la congregazione prese nome.Il genere musicale preferito della neonata Congregazione dell’Oratorio fu sicuramente quello della lauda spirituale. Antica forma devozionale monodica che affonda le sue radici nel Medioevo, la lauda è una composizione dal carattere spirituale in lingua volgare. Dopo aver attraversato varie forme evolutive sia monodiche sia polifoniche, la lauda trovò nell’attività della Congregazione dell’Oratorio la sua ultima grande stagione. La lauda filippina è strofica, generalmente a tre o a quattro voci in scrittura accordale, secondo la nuova sensibilità tonale. Nel giro di poco tempo da un’evoluzione della lauda nacque l’oratorio, del quale la Rappresentationedi anima et di corpo del gentiluomo romano Emilio de’ Cavalieri  (1550-1607) rappresenta uno dei primi esempi. In questa antologia vengono presentati alcuni brani tratti dalle prime grandi raccolte di composizioni strumentali edite a Roma: il Tractado de Glosas (1553) di Diego Ortiz (1510-1570), nel quale il compositore spagnolo, trattando l’arte della diminuzione, incluse alcuni esempi di Ricercadas per viola da gamba, Il primo libro delle canzoni da sonare a 1, 2 , 3 & 4 (1628) di Girolamo Frescobaldi (1583-1643), da cui sono tratte le tre canzone la Bernardina, la Tromboncina e l’Altera, eseguite la prima con il flauto e le altre due con il basso di violino, Il secondo libro di toccate (1627), sempre di Frescobaldi, dal quale vengono le antifone per organo sopra l’Ave Maris Stella e il Libro IV di intavolatura di chitarrone che il tiorbista e liutista tedesco Hieronymus Kapsberger (1580-1651) pubblicò a Roma nel 1640, da cui è tratto lo splendido Canario.