TELEMANN E HEINICHEN: Cantate giovanili

«Come l’aria di un’opera»: questa era la concezione della musica sacra che il grande teologo e poeta protestante Erdmann Neumeister (1671-1756) espresse nel suo trattato Geistliche Cantaten, che fu pubblicato per la prima volta nel 1702. Date queste premesse, nessuno può sorprendersi del fatto che molti compositori di musica sacra non si fecero sfuggire l’occasione di usare per le loro opere i versi di Neumeister. D’altra parte, la struttura variegata delle sue poesie – alcune delle quali presentano rime piuttosto insolite – si prestava molto bene a essere intonata, grazie a una serie di recitativi, arie, cori e corali che si alternano in maniera estremamente naturale. In questo modo, alle congregazioni di devoti fedeli potevano essere presentate opere in cui le tematiche teologiche venivano affrontate con toni molto lontani dall’ascetismo che caratterizzava molti compositori dell’epoca.

Ovviamente nella prima metà del XVIII secolo non mancavano cantate dallo stile più austero, basate sui salmi e su altri passi delle Sacre Scritture, che venivano messi in musica sia da soli sia insieme a testi poetici di nuova composizione. Il programma di questo disco comprende quattro cantate ricche di carattere, scritte da due autori vissuti nello stesso periodo, che tentarono con successo di introdurre tecniche innovative, in un periodo apparentemente poco attento agli aspetti dogmatici della liturgia.

Ensemble Polyharmonique, oh! Orkiestra, Alexander Schneider, direttore

Georg Philipp Telemann (1681-1767)

Meines Bleibens ist nicht hier TWV 1:1101

Ach Herr, straf mich nicht TVWV 7:3

Sei getreu bis in den Tod TVWV 1:1284

Johann David Heinichen (1683-1729)

Der Herr ist nahe