TAVENER: OPERE PER CORO

Allontanandosi dalle suggestive atmosfere della liturgia ortodossa che avevano caratterizzato le opere più recenti, lispirazione di Tavener si rivolge ora al lato metafisico, sia sotto il profilo dei testi sia sotto laspetto musicale. Per esempio, The Second Coming è basato su una poesia di William Butler Yeats, una scelta che consente a Tavener di raggiungere unespressione di insostenibile tensione e drammaticità. Le ultime tre opere del compositore inglese Butterfly Dreams, Schuon Hymnen e Shûnya, tutte scritte nel 2003 appartengono invece a una nuova fase stilistica, che ha raggiunto il vertice con Veil of the Temple, unopera mastodontica, della durata di ben sette ore. Per quanto a prima vista possa apparire lontana da qualsiasi contesto sacro, Butterfly Dreams è costruita intorno allimmagine di una farfalla, ritenuta da Tavener simbolo e veicolo per attingere a un piano soprannaturale. Mettendo in musica i testi del metafisico sufi Frithjof Schuon, Schuon Hymnen è uninvocazione alla Vergine Maria strutturata in forma di mantra, mentre Shûnya dedicata a Stephen Layton è una ampia meditazione sullideale buddhista di vuoto; in questo lavoro dalle fascinose reminiscenze tibetane, molto lontano dal concetto di tonalità proprio della musica occidentale, lalone sonoro proveniente dai gong dei templi sembra sciogliere unestatica invocazione alleternità. Linno pasquale As one who has slept fa invece parte della fase compositiva cui appartiene uno dei lavori più famosi di Tavener, Song for Athens, eseguito in occasione delle esequie della principessa Diana dInghilterra.
Contando ben sei prime incisioni assolute, questo disco disponibile sia in versione CD sia in formato SACD ibrido costituisce un tassello di fondamentale importanza per accedere al mondo incantato della musica di John Tavener.