BUXTEHUDE: Membra Jesu nostri

Questa nuova uscita della Chaconne la strepitosa collana di musica antica della Chandos propone sette cantate sacre di Dietrich Buxtehude passate alla storia della musica con il nome collettivo Membra Jesu nostri. Considerata a ragione tra i massimi capolavori di Buxtehude, Membra Jesu nostri incarna alla perfezione laspirazione dei compositori del XVII secolo per le strutture musicali simmetriche, differenziate da dettagli tanto sottili quanto significativi. Ognuna delle sette cantate presenta il medesimo schema, con passaggi corali basati su versetti biblici che incorniciano strofe tratte dal poema medievale Rhytmica oratio, che Buxtehude strutturò in forma di arie per un organico ridotto e fece alternare a ritornelli strumentali. Sotto il profilo strutturale, Membra Jesu nostri può essere definita una sequenza di sette meditazioni sul corpo crocifisso di Gesù, partendo dai piedi (Ad pedes) per continuare con le ginocchia (ad genua), le mani (Ad manus), i fianchi (Ad latus), il costato (Ad pectus), il cuore (Ad cor) e finire con il viso (Ad faciem). Sotto laspetto religioso, questopera rappresenta il punto di vista di un penitente inginocchiato ai piedi della croce, che alza gradualmente gli occhi per contemplare in ciascun dettaglio il corpo martoriato del Salvatore. Dalle ricerche compiute dai musicologi è emerso il fatto che Buxtehude scelse le tonalità di ogni cantata con un significato ben preciso, passando man mano che lo sguardo si alza verso lalto dai bemolli ai diesis, dal do minore al mi minore, terminando con la tonalità iniziale per chiudere armoniosamente il cerchio. Il programma di questo disco è completato da Kommet her zu mir allen di Matthias Weckmann, una cantata basata su un brano del Vangelo secondo Matteo (11, 28-30) nella quale il compositore affidò le parole di Gesù a un basso in possesso di una tecnica spiccatamente virtuosistica e di una estensione di quasi due ottave. Questo ruolo di straordinaria difficoltà viene ricoperto in questo disco da Peter Harvey, con laccompagnamento di due violini, tre bassi di viola e il basso continuo. I protagonisti di questo disco sono due dei gruppi di strumenti musicali più autorevoli del Regno Unito, lensemble Fretwork, acclamato specialista del repertorio per consort di viole da gamba del XVII secolo, e il Purcell Quartet. Legato alla Chandos da un contratto di esclusiva, il Purcell Quartet ha dato un grandissimo contributo a far conoscere le cantate di Buxtehude eseguendole sia nelle sale da concerto sia in disco con un cast di cantanti di altissimo livello Emma Kirkby, Michael Chance, Charles Daniels e Peter Harvey al quale per loccasione si è aggiunta leccellente soprano Elin Monahan Thomas. Da non dimenticare che il Purcell Quartet ha realizzato per la Chandos un gran numero di registrazioni dedicate alle opere più famose di Henry Purcell, Arcangelo Corelli, William Lawes, Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi, Matthias Weckmann, Dietrich Buxtehude, Jean-Marie Leclair, Heinrich Schütz, François Couperin e Heinrich Ignaz Franz Biber, ottenendo sempre recensioni molto lusinghiere dalla stampa specializzata di tutto il mondo.

IL PURCELL QUARTET INTERPRETA BUXTEHUDE SU CHANDOS:

DIETRICH BUXTEHUDE
CANTATE SACRE VOLUME 1
Purcell Quartet
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DIETRICH BUXTEHUDE
CANTATE SACRE VOLUME 2
Purcell Quartet
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DIETRICH BUXTEHUDE
SETTE SUONATE OP. 1
Purcell Quartet
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