LEE MORGAN: Infinity

Un nuovo titolo della Blue Note su UHQCD

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Il disco può essere ascoltato su qualsiasi lettore CD

Appena due mesi dopo aver inciso con il suo eccezionale sestetto Cornbread, nel novembre del 1965 il prolifico trombettista Lee Morgan fece ritorno nello studio di Rudy Van Gelder con il suo quintetto, una formazione numericamente più limitata, ma dal sound non meno robusto, per registrare l’album Infinity, che per qualche ragione venne pubblicato solo nel 1981. Il sassofonista contralto Jackie McLean e il batterista Billy Higgins – entrambi già protagonisti del precedente Cornbread – sono ancora una volta al fianco di Morgan accanto al pianista Larry Willis e al contrabbassista Reggie Workman in un programma di cinque brani, che si spinge molto oltre la tradizione dell’hard bop, in direzione di un futuro ancora tutto da scrivere. Quattro avvincenti brani originali di Morgan e la coinvolgente ballata di McLean “Portrait of Doll” coprono una vasta gamma di stili musicali, tra cui il penetrante pezzo che dà il titolo all’album, il rilassato groove in 6/8 di “Miss Nettie B”, le complesse linee intrecciate di “Growing Pains” e l’incalzante brano conclusivo “Zip Code”.

Lee Morgan, tromba: Jackie McLean, sax contralto; Larry Willis, pianoforte; Reggie Workman, contrabbasso; Billy Higgins, batteria

Infinity

Miss Nettie B.

Growing Pains

Portrait Of Doll

Zip Code