Frederich Gulda esegue Beethoven

Negli anni Cinquanta il pianista austriaco Friedrich Gulda (1930-2000) era considerato il più autorevole interprete del repertorio classico, grazie a una serie di straordinarie registrazioni dedicate alla produzione di Mozart e di Beethoven. Verso la metà degli anni Cinquanta Gulda si avvicinò a jazz, sviluppando uno stile che gli consentì di eseguire le opere del Classicismo viennese con un approccio assolutamente inedito e geniale. Nel 1970 Gulda realizzò per la Decca la sua unica registrazione in studio del Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven sotto la direzione di Horst Stein, una versione di altissimo livello andata fuori catalogo parecchi anni fa. Le due sonate di Beethoven presentate in questo disco vennero registrate poco prima delle incisioni realizzate per la Decca. Nelle sue note di copertina, Jeremy Siepmann scrive: «Uno degli elementi più impressionanti di questo disco è costituito dalla straordinaria coerenza della esecuzione. Questo fatto si avverte soprattutto nella Sonata op. 101. Lo stesso discorso può essere esteso anche alla Appassionata, nella quale Gulda, a differenza di molti altri interpreti, compie una netta distinzione tra la passionalità e il lirismo». Tutte le opere presentate in questo disco non sono mai state pubblicate e la rimasterizzazione è stata effettuata a partire dai nastri originali della WDR.