JIMMY REED: I'm Jimmy Reed

Esecutore: Jimmy Reed, chitarra, voce e armonica; Remo Biondi, John Brim, Eddie Taylor, chitarra; Vernel Fournier, batteria; Albert King, chitarra; Earl Phillips, batteria

Autore: Jimmy Reed

Numero dischi: 1

Barcode: 0888072579088

Craft Recordings
LP
Blues & Soul
2025
ACONC747
2025-04-10
44,00 €
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La Bluesville Series, un nuovo progetto della Craft Recordings e della Acoustic Sounds

Un titolo basato sulla stampa originale dell’etichetta Prestige del 1959

Gli album più emblematici dei grandi bluesmen pubblicati da label entrate nella leggenda

I’m Jimmy Reed di Jimmy Reed

Rimasterizzazione rigorosamente analogica effettuata da Matthew Lutthans presso The Mastering Lab ai Blue Heaven Studios

LP da 180 grammi stampato presso la Quality Record Pressings

Lussuosa copertina gatefold tip-on identica all’originale

Obi strip con note di copertina firmate da Scott Billington

«Non è un segreto per nessuno che Jimmy Reid sia stato uno dei bluesmen di Chicago più influenti e apprezzati di sempre, autore di alcuni album entrati a pieno titolo nella leggenda. La linea vocale piacevolmente rilassata e leggermente biascicata di Reed, l’irresistibile groove e l’inconfondibile stile

Della sua armonica e la grandezza poetica dei suoi testi produssero tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta una quantità sbalorditiva di classici del blues, quasi 20 dei quali entrarono nelle classifiche R&B, ai quali si aggiunsero numerosi successi crossover che entrarono nella Hot 100 di Billboard. Dati estremamente lusinghieri, che in seguito sono rimasti del tutto irraggiungibili per qualsiasi altro bluesman. La straordinaria popolarità di Reed e il suo stile gradevole e facilmente comprensibile gli garantirono un grande successo e la sua influenza si spinse molto oltre i confini del blues, esercitando un impatto tutt’altro che trascurabile anche su altri generi musicali come il rock, il pop e il country. La sua influenza nel blues fu così profonda da rivestire un ruolo fondamentale nel dare forma a un intero sottogenere quando le sue registrazioni raggiunsero musicisti della Louisiana come Slim Harpo, Lazy Lester, Lonesome Sundown e altri, che in seguito avrebbero creato quello stile estremamente peculiare che divenne noto con il nome di swamp blues».

«I’m Jimmy Reed, il primo album classico di Reed, fu pubblicato per la prima volta nel 1958 dalla Vee-Jay con un programma che comprende alcuni dei singoli di maggior successo registrati per questa etichetta dal 1953, anno in cui Reed incise il suo primo disco, dopo essere diventato il primo bluesman messo sotto contratto da questa innovativa casa discografica. Data la sua importanza, la Craft Recordings, in collaborazione con la Acoustic Sounds, ha deciso di ripubblicare una nuova edizione di questo titolo nella sua nuova collana Bluesville Series, affidandone la rimasterizzazione a partire dai nastri analogici originali a un ingegnere del suono del calibro di Matthew Lutthans del Mastering Lab presso i Blue Heaven Studios e la stampa su vinile da 180 grammi alla Quality Record Pressings.

Dal momento che non si è badato a spese anche per i più piccoli dettagli, dalla grande attenzione per ottenere una qualità sonora il più possibile vicina a quella dell’edizione originale, alla copertina tip-on vecchio stile realizzata con estrema cura dalla Stoughton Printing e dalla rimasterizzazione alla stampa su vinile da 180 grammi, questa riedizione rigorosamente analogica può vantarsi di avere una veste grafica e una qualità sonora di altissimo livello, un fatto che si nota chiaramente fin dall’inizio, con la resa incredibilmente realistica della batteria di Earl Phillips che introduce il brano iniziale del disco, “Honest I Do”, un grande successo scritto da Reed nel 1957. Reed e la sua band – sia come suono d’insieme sia come resa dei singoli strumenti – non sono mai stati riprodotti con una fedeltà, un’immediatezza e un’escursione dinamica migliori. In particolare, è un vero piacere ascoltare Eddie Taylor, chitarrista di sconfinato talento, che rimase per parecchio tempo al fianco di Reed e che oggi è ricordato soprattutto per aver inventato un particolarissimo stile di loping shuffle oggi conosciuto come “Jimmy Reed Sound” e caratterizzato una tempi, ritmica e incisi estremamente peculiari.

Oltre al brano più famoso, il programma comprende alcuni dei brani giovanili più conosciuti di Reed, tra cui “Ain’t that Lovin’ You Baby”, “You Got Me Crying”, “I Can’t Stand to See You Go”, “You Got Me Dizzy” e l’intramontabile classico che nel marzo del 1955 lo fece apparire per la prima volta nelle hit-parade R&B, “You Don’t Have to Go”. In ogni caso, questo disco contiene anche alcuni brani meno conosciuti e B-side che non sono solo estremamente gradevoli, ma consentono anche di scoprire lati inediti della personalità artistica di Reed. “Roll & Rhumba”, il brano B del suo primo singolo High and Lonesome, pubblicato nel 1953 dall’etichetta Chance vede questo artista al suo esordio discografico avvalersi della moda allora molto in voga di inserire ritmi afrocubani con il supporto dei membri della sua ex band di Gary, Indiana, John Brim (che guidava il gruppo) e Albert Nelson, che appare alla batteria prima che l’iconico chitarrista tornasse allo strumento e adottasse il cognome “King”. Anche il brano strumentale più riconoscibile di Reed, “Boogie in the Dark”, inciso nel corso della sessione successiva tenutasi lo stesso anno, è caratterizzato dalla solida batteria di Nelson, dalla ritmica rock-steady brevettata da Taylor e da un lavoro di chitarra slide parsimonioso ma ammaliante da parte di un giovane Johnny Littlejohn.

Un altro brano di grande interesse è la gemma oggi incomprensibilmente poco nota “Little Rain”, che nel 1957 balzò al settimo posto nelle classifiche R&B e comprende percussioni di raro ascolto e quella che alcuni addetti ai lavori considerano tra gli spunti più poetici, lirici e romantici di Reed.

I’m Jimmy Reed è uno dei classici imprescindibili della discografia del blues di Chicago, dai primi albori alla sua età d’oro. Chiunque legga queste parole ha probabilmente ascoltato molte di queste registrazioni più e più volte. La straordinaria riedizione della Craft Recordings e Acoustic Sounds di questo album monumentale dona una tale freschezza e vitalità a questi classici intramontabili che vi sembrerà quasi di riascoltarli con orecchie nuove» (Gene Tomko, Living Blues, gennaio 2025).

Compilation di celebri singoli apparsi tra il 1953 e il 1958, I’m Jimmy Reed è l’album d’esordio di Reed. Pubblicato per la prima volta nel 1958 dall’etichetta Vee-Jay Records, comprende tra gli altri brani la celebre “Ain’t That Lovin’ You Baby”.

Questa imperdibile riedizione è stata stampata su vinile da 180 grammi presso la Quality Record Pressings e presentata in una copertina tip-on che riproduce fin nei minimi dettagli quella originale.

Jimmy Reed, chitarra, voce e armonica; Remo Biondi, John Brim ed Eddie Taylor, chitarra; Vernel Fournier, Albert King, Earl Phillips, batteria

Lato A

Honest I Do

Go On To School

My First Plea

Boogie In The Dark

You Got Me Crying

Ain’t That Lovin’ You Baby

 

Lato B

You Got Me Dizzy

Little Rain

Can’t Stand To See You Go

Roll & Rhumba

You’re Something Else

You Don’t Have To Go

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