RIES - MOZART: Opere da camera con fagotto

La costante presenza di Ferdinand Ries al fianco di Beethoven contribuì a far nascere la voce secondo cui non sarebbe stato altro che un pedissequo imitatore del Titano di Bonn, un luogo comune che – anche grazie alla straordinaria integrale delle sue opere varata dalla CPO – è ormai stato spazzato via, dimostrando che seppe creare uno stile molto valido e originale. Con questo nuovo disco la CPO prosegue l’esplorazione della produzione di Ries con i due Notturni per strumenti a fiato, opere che dimostrano per l’ennesima volta l’eccellenza del suo talento di compositore. Sebbene siano stati concepiti per il medesimo organico, questi lavori sono molto diversi tra loro sia sotto il profilo stilistico sia sotto l’aspetto delle dimensioni. Infatti, se il primo ha il carattere di un’opera d’occasione scritta per essere offerta in dono a un amico, nel secondo Ries si riallaccia alla tradizione per strumenti a fiato tipica dell’Austria e delle regioni meridionali della Germania. Come era già avvenuto nella Serenata K.388 di Mozart, la riduzione a quattro del numero di movimenti e la contestuale scelta di renderli più lunghi ed elaborati rappresentano una fase determinante nella transizione dal genere della serenata di matrice settecentesca alla più moderna forma della sonata ciclica. Il programma di questo disco è completato dalla Partita in si bemolle maggiore di Mozart – meglio conosciuta come Gran Partita – nella versione per ottetto di fiato. Questo disco è particolarmente indicato per gli appassionati del repertorio cameristico meno noto, che vi potranno scoprire tesori di incomparabile bellezza.