RADECKE: Piano Trios

Dopo il grande successo ottenuto dal primo disco di opere sinfoniche di Robert Radecke pubblicato dalla CPO, la casa discografica tedesca prosegue nell’esplorazione della produzione di questo compositore di grande interesse con un disco di lavori cameristici curato dallo svizzero Trio Fontane. Nel 1853 Radecke si stabilì a Berlino e verso la fine del secolo diede un contributo molto significativo allo sviluppo del panorama musicale della capitale tedesca. In un primo tempo Radecke si esibì in concerti cameristici come secondo violino del quartetto di Ferdinand Laub e come pianista scatenò l’entusiasmo del pubblico berlinese con una serie di magistrali interpretazioni delle ultime sonate di Beethoven. Il suo sensazionale virtuosismo trova piena espressione soprattutto nella brillante parte pianistica del Trio in si minore, che non a caso Radecke dedicò ad Anton Rubinstein, uno dei pianisti più carismatici di quell’epoca. Con ogni probabilità, Radecke scrisse il primo movimento di questo lavoro nel 1853, negli ultimi mesi del suo soggiorno a Lipsia e aggiunse l’Adagio cantabile due anni più tardi. In ogni caso, Radecke attese fino al 1868 per comporre lo scherzo e il finale e consegnare l’opera all’editore berlinese Bote & Bock, che la pubblicò come op. 33. In questo disco è possibile ascoltare in prima registrazione mondiale sia quest’opera sia gli altri due trii per archi e pianoforte, sulla cui genesi e sulla cui ricezione non si conosce pressoché nulla. Se si considerano anche i Pezzi fantastici op. 7, con questo disco quasi tutte le composizioni cameristiche di Radecke – per la precisione tre su quattro – sono finalmente disponibili su disco. Queste opere pervase da un meraviglioso afflato romantico permettono di apprezzare non solo l’originale talento di Radecke, ma anche il suo altissimo magistero compositivo e la sua costante ricerca della perfezione formale.