PIAZZOLLA: Almas de Tango

Esecutore: Paolo Ferregato,flauto; M.Merlo,chitarra

Autore: Piazzolla

Numero dischi: 1

Barcode: 8051776570077

Urania
CD
2012
LDV14007
2012-05-01
14,50 €
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Ne l’Histoire du tangoper flauto e chitarra Piazzolla ripercorre i momenti salienti e le varie fasi evolutive della danza rioplatense partendo dalla habanera, danza cubana presa a emblema della Spagna dagli impressionisti francesi che, portata in Argentina, diviene la cellula su cui germoglia la milonga. Piazzolla ci rende partecipi di questa svolta inBordel 1900, primo brano della suite, dove il ritmo di habanera, scomposto in otto suddivisioni secondo lo schema tipico (3-3-2), diviene una .milonga urbana.. In seguito entriamo nel romantico mondo del caffè concerto (Cafe 1930). Il tango sale di rango diventando anche musica da ascolto, ma sullo sfondo resta sempre la milonga, che in questo caso prende il nome di milonga campera, cioè la parte lenta, così definita perché tipica delle zone rurali abitate dai gauchos che la cantavano accompagnandosi con la chitarra. Nel terzo brano, Night-club 1960, ritroviamo il Piazzolla più riconoscibile, quello dei brani più famosi, con cellule efficaci prese in prestito dal meglio della sua produzione in una sorta di autocitazione. Chiude l’opera, il Concert d’aujourd’hui, nel quale l’autore crea un ponte verso il futuro, la parte armonica è decisamente una delle più particolari in un mix di riferimenti a Bartók e Stravinsky ma sempre a ritmo di milonga, filo conduttore dell’intera opera. Seguono cinque brani di carattere diverso, non originali per questa formazione, ma adattati da organici differenti: Oblivion, struggente tema tra i più famosi del maestro sudamericano, tratto dal film del 1984 Enrico IV del regista Marco Bellocchio. Tanti anni prima, delicatissimo assolo tratto sempre dal film citato, originale per oboe e pianoforte e conosciuto anche nella versione cantata con il titolo di Ave Maria. Revirado e Violentango, tanghi pulsanti e ritmici, a testimoniare i momenti più aggressivi e pungenti del tango argentino, in contrasto con Los sueños, che, pur iniziando in maniera analoga, lentamente stempera la tensione portandoci verso atmosfere più rarefatte e, dopo un accenno di ripresa ritmica nel finale, si dissolve fino a svanire come in un sogno. Tra gli autori che hanno raccolto il testimone dal grande maestro argentino occupa un ruolo di primo piano Maximo Diego Pujol. La sua composizione Suite Buenos Aires, che completa il disco, si colloca nello stesso filone dell’Histoire du tango, basandosi sulla stessa matrice e presentando diverse analogie con la celebre opera piazzolliana.

Tracklist

Astor Piazzolla (1921-1992)
Histoire du Tango
Revirado
Oblivion
Ave Maria
Los sueños
Maximo Diego Pujol (1957)
Suite Buenos Aires

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