AA.VV.: Russian String Quartets

Un viaggio romantico Con questo splendido disco i componenti del Leipziger Streichquartett vi accompagneranno in un affascinante viaggio alla scoperta del repertorio cameristico russo della seconda metà del XIX secolo. Ispirati dal piacere della scoperta di opere rimaste incomprensibilmente ai margini del grande repertorio concertistico, questi quattro musicisti di grande talento sono partiti per un’avventurosa spedizione nel cuore del Romanticismo russo, nel corso della quale si sono imbattuti in veri e propri tesori. Ovviamente, la loro esplorazione non poteva prescindere dal Gruppo dei Cinque, il movimento guidato da Mili Balakirev che negli ultimi decenni del XIX secolo guidò il rinnovamento della musica russa. L’opera di maggiore interesse presentata in questo disco è senza dubbio Volga di Nikolai Afanasiev, un quartetto d’archi ricco di personalità, che nei suoi quattro movimenti riesce a far coesistere in maniera molto convincente una serie di melodie popolari russe con una scrittura molto virtuosistica. Lo stile russo Impegnati nel tentativo di definire uno stile musicale realmente russo, questi cinque compositori si fecero entusiasmare dall’idea di una nazione che potesse contare anche sulla loro arte. Purtroppo gli unici modelli disponibili per quanti di loro compivano gli studi da autodidatti provenivano dall’Occidente, uno stile dal quale avevano deciso di emanciparsi definitivamente. Questo fatto li spinse a volgere la loro attenzione sulla suggestiva tradizione popolare russa, che riuscì a fare breccia nella produzione cameristica e orchestrale sia con la sua commovente semplicità sia con un’eleganza e una grazia che sorpresero molti. Opulenza sacra L’opera di Nikolai Rimsky-Korsakov presentata in questo disco è basata su un’opera sacra. Nella sua Fuga “Nel Monastero” è possibile notare una riuscita commistione tra una tecnica compositiva occidentale e una serie di melodie dai tratti inconfondibilmente russi, con un tocco molto suggestivo fornito dai rintocchi delle campane di un monastero russo ortodosso. Un commosso omaggio Alexander Borodin è rappresentato in questo disco dal celebre Quartetto per archi n. 2, la cui avvolgente vena melodica suscitò tra il pubblico e tra i musicisti contemporanei un grande entusiasmo. Per quanto sia difficile da credere, quest’opera si chiude con una doppia fuga molto elaborata, un risultato davvero stupefacente per un compositore che si era formato da autodidatta. Il programma si conclude con la Romanza e Scherzo di Sergei Rachmaninov, un’opera caratterizzata da una straordinaria finezza armonica, che chiude nel migliore dei modi un disco di sorprendente bellezza.