BIRRO: Capo D'Astro

Il sole era tramontato e le cicale non cantavano più. La costa boscosa in faccia alla biblioteca si disegnava nera sotto il limpido cielo aranciato che posava un ultimo lume caldo sul pavimento della sala presso alle finestre, e, fuori, sulle foglie lucide brune della magnolia, sulla ghiaia del giardinetto.
Per la porta aperta entrava laria fresca del vallone e lo stridio dei passeri intorno ai cipressi. Da Malombra di Antonio Fogazzaro
Il breve estratto del capolavoro di Antonio Fogazzaro, il grande scrittore nato a Vicenza nel 1842, sintetizza nel modo più efficace latmosfera in cui si è svolta la registrazione e gli umori crepuscolari che inevitabilmente la permeano.
Si è infatti scelto di registrare nella sala della biblioteca dellIstituto La Montanina, oggi collegio gestito da disponibilissime e simpatiche religiose, ospitato tuttavia in una splendida e monumentale villa ottocentesca appartenuta proprio al Fogazzaro ed immersa nel bosco pedemontano di un piccolo paese in provincia di Vicenza, Velo DAstico.
A suggerire emozioni allinterprete, allumile tecnico, ha contribuito anche lutilizzo dello splendido pianoforte Steinway&Sons D 274 Grandpiano, ospitato appunto nella sala della biblioteca, costruito a New York nel 1930 ed appartenuto al grande pianista Arthur Rubistein. Latmosfera magica e difficilmente ripetibile creatasi nei due pomeriggi di fine primavera in cui è stata realizzata questopera, spero possa anche in minima parte essere tramandata dalle note, sublimi, generate dal tocco oramai inimitabile di Paolo Birro.
Brani di C.Porter, I.Berlin, Gershwin, J. Kern ed altri, oltre a brani originali del pianista.