DVORAK: Quartetti per archi - Vol.4 (2 CDs)

Il Vogler Quartett presenta il quarto volume della sua splendida integrale dei quartetti per archi di Antonín Dvorák

Spiccate individualità che vanno a comporre un intento comune: con ogni probabilità, in questa frase si può individuare il segreto del Vogler Quartett, un ensemble cameristico che porta avanti dal lontano 1985 una luminosa carriera con lo stesso organico. «In questo cofanetto doppio il Vogler Quartett dimostra chiaramente che l’omogeneità sonora, il calore tonale e un suono d’insieme ricco e pastoso non si pongono necessariamente in contrasto con la trasparenza e la chiarezza. Questa interpretazione quanto mai idiomatica va a collocarsi di diritto ai vertici della discografia del grande compositore boemo, fino a diventare un imprescindibile punto di riferimento stilistico». Con questo giudizio molto lusinghiero, il critico dell’autorevole sito klassik-heute ha recensito l’ultimo volume della splendida integrale dei quartetti di Antonín Dvorák pubblicata dalla CPO. Nel quarto volume di questa serie, i bravissimi componenti del Vogler Quartett presentano i Quartetti n. 2 e 5 e il Trio op. 74 di Dvorák. Per citare Hartmut Schick, autore della più autorevole monografia dei quartetti di Dvorák in lingua tedesca, l’idea formale di riprendere nel Finale di un’opera ciclica i temi principali dei movimenti precedenti con lo scopo di realizzare una ricapitolazione di tutta l’opera rivestì un ruolo estremamente significativo nelle opere strumentali strutturate in più tempi del compositore boemo. Nei lavori della sua estrema maturità, come la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo”, Dvorák sfruttò questo processo in tutto il suo grande potenziale, un fatto che si può peraltro notare anche in un’opera giovanile come il Quartetto n. 2, mentre nel Quartetto n. 5 il compositore si riallacciò di nuovo alla gloriosa tradizione quartettistica del Classicismo viennese. In ogni caso, non si può che rimanere stupiti del fatto che tutti e quattro i movimenti di questo lavoro siano in tonalità di fa minore. Sotto il profilo strutturale, il Trio op. 74 non fu concepito secondo il classico modello della sonata romantica in quattro movimenti, ma si compone di quattro pezzi di carattere dallo stile quanto mai libero. Dvorák conferì piena dignità al repertorio popolare del suo paese per mezzo di una scrittura brillante e molto fantasiosa, che lo portò ad altenare nelle sezioni principali il ritmo di due quarti a quello ternario secondo il modello del furiant. Inoltre, il tema principale del Trio in la maggiore presenta una sincope in levare, che crea un leggero allungamento verso la fine che ricorda il ritmo di una mazurka lenta. L’ultimo movimento si compone di una serie di variazioni su un tema concepito da Dvorák sul modello di un recitativo strumentale, che viene seguito da undici brillanti variazioni.

Vogler Quartett

Antonín Dvorák (1841-1904)

Quartetto n. 2 in re maggiore per archi B 17

Quartetto n. 5 in fa minore per archi B 37

Trio in do maggiore per due violini e viola op. 75