CHOPIN: NOTTURNI

Concedendosi una pausa nelle monumentali serie dedicate alla produzione solistica di Johann Sebastian Bach e di François Couperin, Angela Hewitt ci offre un incantevole cofanetto doppio dedicato alle opere più delicate e poetiche di Fryderyk Chopin, i Notturni e gli Improvvisi. Tra il 1830 e il 1846 Chopin scrisse diciotto Notturni, che vennero pubblicati più o meno nell’ordine in cui erano stati composti. Attraversando quasi per intero la sua carriera artistica, queste opere ci consentono non solo di renderci conto che le opere giovanili presentavano già la travolgente ispirazione che caratterizzò anche i lavori più tardi ma anche di apprezzare l’evoluzione stilistica della produzione chopiniana. I quatto Improvvisi videro invece la luce nel periodo compreso tra il 1835 e il 1842. Il loro titolo fa pensare a un’opera composta di getto – e forse, almeno in un primo tempo, questo doveva essere l’obiettivo di Chopin – tuttavia è noto quanta maniacale cura il compositore di origine polacca ponesse in ogni brano. Questi quattro lavori sono pervasi da una irresistibile carica di vitalità e di freschezza che, anche dopo infiniti ascolti, non manca mai di emozionare. La lettura di Angela Hewitt riesce a esprimere con straordinaria spontaneità la brillantezza e il profondo lirismo di questi lavori, confermandosi interprete di eccezionale sensibilità, capace di esprimere i contenuti spirituali di questa musica, senza per questo penalizzarne il fascino sottile.