ROSETTI: Opere orchestrali

«Si tratta senza dubbio di uno dei migliori compositori del nostro tempo. È davvero difficile immaginare una musica più brillante, luminosa e delicata di quella contenuta nelle opere di questo grande musicista. Tuttavia, per quanto gradevoli e semplici possano sembrare a prima vista, questi lavori si rivelano difficilissimi per gli interpreti privi di sensibilità». Questo lusinghiero giudizio venne pronunciato da Schubart, uno dei più grandi estetici della musica di ogni tempo, nel 1785, quando Antonio Rosetti era appena stato nominato direttore dellorchestra della corte di Wallerstein a Oettingen. Il compositore boemo dal nome italianizzato aveva già messo in mostra il suo grande talento a Parigi e a Londra, dove a distanza di anni le sue opere continuavano a essere eseguite con regolarità. Purtroppo Rosetti non ebbe la fortuna di vivere a lungo: infatti nel 1792, tre anni dopo essersi trasferito alla corte di Schwerin, morì alletà di soli 42 anni. Nonostante questo, Rosetti lasciò ai posteri oltre quattrocento opere, tra le quali spiccano quarantaquattro sinfonie e oltre sessanta concerti solistici, in gran parte dedicati agli strumenti a fiato. La recente Rosetti Renaissance ha proposto al grande pubblico soprattutto le opere per fiati, circostanza che rende ancora più preziosa questa splendida incisione della CPO dedicata ai concerti per violino e orchestra nellesecuzione di un interprete dotato della sensibilità giusta per esprimere pienamente lo spirito di questo grande compositore.