TELEMANN: Concerti per violino - Vol.4

L’integrale dei concerti per violino di Georg Philipp Telemann è una delle serie più seguite del catalogo CPO, al punto che negli ultimi mesi la casella di posta elettronica dell’etichetta tedesca è stata letteralmente inondata da e-mail inviate da estimatori del grande compositore di Magdeburgo, che chiedevano a gran voce la pubblicazione del quarto volume. In questo nuovo disco, come era già avvenuto nel volume precedente, Elizabeth Wallfisch presenta tre concerti di ampio respiro strutturati secondo il tipico schema dell’ouverture barocca. La caratteristica saliente di questi concerti-ouverture (nome che è stato coniato da alcuni musicologi americani) è costituita dalla predominanza del violino nella parte veloce dell’ouverture e nella maggior parte dei movimenti successivi, allo scopo di concertare con il resto dell’orchestra o di guidare in veste solistica la seconda parte di una danza. Ogni volta che gli si offriva la possibilità di creare commistioni tra generi diversi Telemann si dimostrò sempre molto fantasioso e si divertì a cercare soluzioni brillanti e innovative. Date queste premesse, nessuno può stupirsi del fatto che nel corso della sua lunga carriera Telemann seppe conferire una carica espressiva sempre nuova al suo genere musicale prediletto, la suite-ouverture. La maggior parte dei concerti-ouverture di Telemann ci è pervenuta dai fondi degli archivi delle cappelle di corte di Darmstadt e di Dresda. Queste opere sono quasi sempre pervase da toni avvincenti e, a dispetto dei frequenti contrasti, si collocano in gran parte nell’ambito dello stile galante, che trova espressione in una gradevole vena melodica e in una coinvolgente leggerezza. Il programma di questo disco ruota intorno all’Ouverture in mi maggiore TWV 55:E3, i cui elementi italiani vengono alla luce in un modo tale che qualcuno potrebbe chiedersi se esista un concerto simile in stile francese.