Serenade for Dieter Klocker

Un piacere senza fine.    Per tutto l’arco della sua lunga carriera il clarinettista Dieter Klöcker ha svolto un entusiasta apostolato in favore delle opere meno conosciute del vasto repertorio sette-ottocentesco. Il nome di questo straordinario virtuoso, apprezzato didatta e instancabile ricercatore è diventato così il sinonimo di eccitanti riscoperte stilistiche e della rivalutazione di opere ingiustamente dimenticate. Klöcker ci ha lasciati nel 2011 e oggi la MDG gli rende omaggio con un cofanetto di sette CD che raccoglie i titoli migliori della sua sterminata ed eterogenea discografia, dai quali traspare la meticolosa cura e la totale devozione che il grande clarinettista tedesco riservò a tutte le opere che gli capitò di eseguire. Un programma brillante Il programma inizia con i sei Quartetti per strumenti a fiato di Gioachino Rossini che, con il loro incredibile virtuosismo e la loro straordinaria delicatezza tonale, sembrano essere stati scritti su misura per il Consortium Classicum. Detto per inciso, questa pirotecnica versione dei capolavori giovanili di Rossini è stata la prima registrazione integrale dell’ensemble cameristico tedesco e il loro esordio per l’etichetta MDG. Un passato sepolto Pochi sanno che in gioventù Klöcker sognava di diventare un archeologo e in effetti il suo desiderio di scoprire i tesori del passato è rimasto immutato anche quando ha iniziato a dedicarsi seriamente alla musica. Gli appassionati del repertorio meno noto hanno contratto con lui un grande debito di riconoscenza per aver avuto la possibilità di riscoprire a distanza di secoli compositori dimenticati da tempo e famosi capolavori in brillanti arrangiamenti contemporanei. Senza l’incessante lavoro di ricerca portato avanti con passione da Klöcker per tutta la durata della sua carriera con ogni probabilità le incantevoli serenate di Johann Nepomuk Hummel e di Ignaz Pleyel e le splendide opere cameristiche di Carl Czerny continuerebbero a prendere polvere sugli scaffali di qualche remota biblioteca. E senza la grande intuizione di Dieter Klöcker chi mai avrebbe potuto ascoltare il Secondo Concerto per clarinetto e orchestra di Mozart? Un prezioso bonus A questo cofanetto la MDG ha aggiunto come graditissimo bonus un ritratto del Consortium Classicum, che presenta l’irripetibile carriera dell’ensemble tedesco con una serie di brani di breve durata adatti sia agli ascoltatori “mordi e fuggi” sia a chi desidera farsi un’idea più generale della vasta discografia del complesso diretto per decenni da Klöcker per poi approfondirne la conoscenza. Dalle trascrizioni del quartetti per archi alle ouvertures da opere, dalle prime sonate a tre di epoca barocca alle celebri serenate di Antonín Dvorák, dai doppi concerti alle sinfonie per strumenti a fiato, Klöcker e i bravissimi componenti del Consortium Classicum deliziano sempre le orecchie degli appassionati con letture eleganti e piene di vitalità e un approccio interpretativo curato fino nei minimi dettagli.