HUBAY: SCENES DE LA CSARDA

Esecutore: H.Shaham; violino; A.Erez, piano

Autore: Hubay

Numero dischi: 2

Barcode: 0034571174419

Fuori catalogo dal: 01/04/2016

Hyperion
CD
2004
CDA67441/2
2004-03-01
35,12 €
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Un CD generoso pieno di brillanti esecuzioni delle epiche Scènes de la csárda di Hubay, che ricevono qui la loro prima registrazione completa, insieme a due gruppi di Poemi ungheresi.
Le Scènes sono nella tradizione delle Rapsodie Ungheresi di Liszt, e delle Danze Ungheresi di Brahms e riflettono la passione tipica del diciannovesimo secolo per la musica gitana considerata come fonte di intrattenimento nei salotti della media borghesia e nei balli dellaristocrazia. Questi quattordici pezzi di inestimabile fattura vennero composti nellarco di quarantanni, e sono dedicati ognuno a molti personaggi influenti del periodo, tra cui molti virtuosi del violino.
Appassionate melodie e pirotecnici virtuosismi si combinano per fare di questo Cd un classico del suo genere, ed un titolo impedibile per gli amanti del violino. I due gruppi di Poèmes hongrois, scritti rispettivamente nel 1885 e nel 1899, si nutrono ulteriormente delle melodie folk e le trasformano in miniature molto elaborate degne di essere conosciute ed apprezzate come le loro più famose cugine, le Scènes.
Limpressionante tecnica del violinista Hagai Shaham, che è stato allievo di Ilona Feher, una delle pupille di Hubay, è già stata apprezzata in un precedente CD dedicato alla musica per violino di Hubay, il terzo volume della serie The Romantic Violin Concert
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Lapprofondimento
di Giovanni Tasso

Dopo essersi dedicata per lungo tempo alla riscoperta dei tesori meno conosciuti del repertorio del Sei-Settecento, negli ultimi anni lindustria discografica ha dimostrato un crescente interesse verso gli autori minori del tardo romanticismo e della prima metà del XX secolo. In questo senso un contributo di particolare rilevanza è stato dato dalla Hyperion, che con il tempo ha affiancato alle registrazioni di compositori inglesi come Frank Bridge, Edward Elgar, Hubert Parry e Benjamin Britten due serie gemelle di straordinaria importanza come «The Romantic Piano Concerto» (attualmente giunta al trentaquattresimo volume) e «The Romantic Violin Concerto». Questultima serie ha recentemente riportato alla luce la figura quasi del tutto dimenticata di Jenö Hubay, un compositore ungherese attivo a cavallo tra i due secoli capace di rielaborare il retaggio popolare del suo paese con grande brillantezza e originalità, evidenziando un virtuosismo spericolato ma mai fine a se stesso. Forte del successo ottenuto con quella registrazione, il violinista Hagai Shaham prosegue la sua esplorazione della produzione di Hubai, proponendo insieme al pianista Arnon Erez un doppio CD incentrato sulle Scènes de la csárda cui fanno corona i Poèmes hongrois (1885) e i Nouveaux poèmes hongrois (1899).
Composte nellarco di circa quarantanni, le Scènes de la csárda si riallacciano allo stereotipo iper-romantico della cultura zigana resa famoso in tutto il mondo dalle Rapsodie ungheresi di Franz Liszt e dalle Danze ungheresi di Johannes Brahms. I loro struggenti spunti melodici e il loro trascendentale virtuosismo in origine pensati in funzione di alcuni dei maggiori solisti dellepoca possiedono una accesa vitalità e una sorprendente immediatezza in grado di avvincere anche gli ascoltatori moderni.
Le due raccolte di Poèmes hongrois sono dodici deliziose miniature, i cui spunti folklorici dal sapore inconfondibilmente magiaro vengono sapientemente rivestiti da una scrittura elegante e ricca di personalità, rivelando uno spirito persino più ardito delle Scènes de la csárda. Un cofanetto quindi di enorme interesse, sia per gli appassionati di rarità tardo ottocentesche sia per chi desidera ascoltare musica accattivante ma fuori dai soliti schemi.

Tracklist

Jenő Hubay (1858-1937)

Scènes de la csárda

- n. 1 op. 9 (1879)

- n. 2 Il mio piccolo flauto op. 13 (1880-1881)

- n. 3 La acque del Maros op. 18 (1882-1883)

- n. 4 Hejre Kati op. 32 (1882-1886)

- n. 5 Il Lago Balaton op. 33 (1887)

- n. 6 La pulce gialla op. 34 (1887)

- n. 7 Melodia di Kossuth op. 41 (1891)

- n. 8 Così dicono op. 60 (1896)

- n. 9 Melodia di Czinka Panna op. 65 (1896)

- n. 10 Ricordi di Szalatna op. 69 (1897-1898)

- n. 11 I frondosi rami del salice op. 82 (1900)

- n. 12 La mia piccola colomba op. 83 (1898)

- n. 13 op. 102 (1909)

- n. 14 Su temi di Lavotta op. 117 (1920)

Poèmes hongrois op. 27 (1885)

- n. 1 in re minore

- n. 2 in re maggiore

- n. 3 in la maggiore

- n. 4 in la minore

- n. 5 in si bemolle maggiore

- n. 6 in si bemolle maggiore

Nouveaux poèmes hongrois op. 76 (1899)

- n. 1 in do maggiore

- n. 2 in mi maggiore

- n. 3 in si minore

- n. 4 in la maggiore

- n. 5 in fa maggiore

- n. 6 in re minore

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