

Esecutore: L'arte del mondo, Ehrhardt
Autore: Stamitz
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203752621
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Sebbene in vita abbia goduto di una grandissima popolarità, subito dopo la sua morte, avvenuta nel 1801, il compositore e virtuoso di violino e di viola Carl Stamitz venne dimenticato quasi completamente, una sorte molto triste che neanche la riscoperta del repertorio settecentesco degli ultimi decenni è riuscita a cancellare. Nato a Mannheim nel 1745, Carl Stamitz fu il primogenito di Johann Stamitz, compositore di origine boema passato alla storia per aver fondato la celebre Scuola di Mannheim. Carl iniziò a studiare musica con suo padre in tenerissima età, al punto che nel 1761 era già entrato a far parte dell’orchestra di corte di Mannheim, che all’epoca era ritenuta la formazione orchestrali migliore d’Europa. Nove anni più tardi, il venticinquenne Carl abbandonò l’orchestra per cercare fortuna come concertista e si esibì con grande successo in tutte le principali capitali europee. Probabilmente contro le intenzioni di Stamitz, questi convulsi anni di viaggio terminarono alla fine del XVIII secolo, quando al compositore venne offerta una cattedra musicale all’università di Jena, città dove nel 1801 sarebbe morto all’età di 56 anni. Nonostante la sua vita in perenne movimento, Carl Stamitz godette di una grande considerazione tra i musicisti del tempo, che in più di un’occasione ne lodarono il talento, definendolo l’incarnazione della sensibilità, in quanto «la vibrante emozionalità del suo cuore si era espressa pienamente nella sua musica». Un autore, quindi, di grande interesse, che ci viene proposto dall’ensemble di strumenti originali L’arte del mondo – per l’occasione al debutto nel catalogo CPO – diretto da un ispirato Werner Ehrhardt.
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