Egon Wellesz fu una delle figure di maggiore interesse nel panorama musicale europeo della prima metà del XX secolo, a partire dagli anni della giovinezza durante i quali si pose con entusiasmo nel solco tracciato da Arnold Schönberg e dai compositori che facevano parte della sua cerchia viennese, un fatto che chi conosce bene il catalogo della CPO ha avuto modo di scoprire da tempo. Dal momento che Wellesz compose tutte le sue sinfonie nel suo esilio britannico dopo il 1945, non si può che salutare con grande entusiasmo questo fondamentale disco della CPO, che propone una serie di lavori scritti nel primo dopoguerra, quasi tutti in prima registrazione mondiale. Dopo essersi formato sugli stili di Bruckner e di Mahler, il giovane Wellesz abbandonò gradualmente la scrittura tonale grazie allinfluenza del suo maestro Schönberg e nel giro di pochi anni mise a punto un linguaggio libero ed estremamente espressivo. In realtà, Wellesz non adottò mai lo stile dodecafonico in maniera rigorosa,rimanendo fedele a una scrittura sempre orientata verso la tonalità. Per Wellesz la musica era prima di ogni altra cosa la «rappresentazione di un elemento emozionale», addirittura «la natura istintiva delle emozioni» nel senso più universale del termine. Composto nei favolosi anni Venti, il suo Persisches Ballett è una gemma da non farsi assolutamente sfuggire!
Tracklist
Egon Wellesz (1885-1974)
Sommernacht per soprano, baritono e orchestra da camera senza numero dopera
Satz für Kammerorchester senza numero dopera
Persisches Ballett op. 30
Suite per violino e orchestra da camera op. 38
Quattro Lieder per il ritorno per soprano e orchestra da camera op. 85
Ode an die Musik per baritono e orchestra da camera op. 92