BRAHMS: Integrale delle Sinfonie

Nel corso degli ultimi anni Andrew Manze si è rapidamente affermato tra i direttori più carismatici e ispirati della sua generazione. Spinto da un incontenibile entusiasmo che lo ha portato a esplorare prima la grande letteratura barocca e poi le opere dei principali compositori del XX secolo, Manze ha un repertorio incredibilmente vasto che esegue con un approccio comunicativo e molto coinvolgente che gli ha consentito da un lato di ottenere grandi successi sia di pubblico sia di critica e dall’altro di collaborare con diverse orchestre di alto livello. Nel 2011 il direttore inglese è stato insignito del prestigioso Rolf Schock Prize, un riconoscimento che prima di lui era stato assegnato ad artisti del calibro di György Ligeti, Mauricio Kagel, Kaija Saariaho, Jorma Panula, Gidon Kremer e Anne Sofie von Otter. A partire dal settembre del 2006 Manze è direttore principale della Helsingborg Symphony Orchestra. Con questa orchestra – considerata da molti addetti ai lavori una delle migliori formazioni sinfoniche della Svezia – Manze ha registrato una straordinaria integrale delle sinfonie di Brahms, che oggi la CPO è orgogliosa di presentare al pubblico degli appassionati. Nel corso degli anni sulle quattro sinfonie del grande compositore di Amburgo si sono versati i classici fiumi di inchiostro, per cui in questa sede non vale la pena di aggiungere nulla oltre al fatto che rivestono un ruolo di primo piano nel repertorio della Helsingborg Symphony Orchestra fin dal 1912, anno della sua fondazione. Questa nuova integrale delle sinfonie di Brahms sia basa su uno stile esecutivo che si spinge oltre il cosiddetto “approccio storicamente informato” che Manze adottò con successo ai tempi della Academy of Ancient Music, in quanto molte decisioni relative alla tecnica esecutiva tengono conto della prassi in uso negli ultimi decenni del XIX secolo ma non prevedono l’utilizzo degli strumenti d’epoca, che in questo caso vengono efficacemente sostituiti da strumenti moderni. In questo modo, dopo i primi due volumi delle sinfonie di Bruckner dirette da Mario Venzago, la CPO si accosta a un altro grandissimo corpus sinfonico con un’interpretazione estremamente originale. 

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