STRAUSS R.: Joseph Legende - Ballet op.63

Nel 1913 Richard Strauss ebbe la possibilità di assistere a Berlino a uno degli spettacoli dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev, che lo colpirono così tanto, da spingerlo a dichiarare la sua disponibilità a comporre per questo straordinario ensemble il balletto pantomima Josephs Legende. Anche il librettista Hugo von Hofmannsthal non seppe resistere al fascino dei Ballets Russes, di cui dimostrò di apprezzare «il piacere senza fine e la gioia sensuale». La vicenda alla base della Josephs Legende non era ignota a Strauss, che aveva già attinto a piene mani sia dalla Bibbia sia dalla letteratura orientale per la Salome. Inoltre, questo soggetto offriva al compositore di Monaco la possibilità di dedicarsi a un altro tema che gli era particolarmente caro, vale a dire l’amore tra una donna matura e un uomo molto più giovane. La moglie di Putifarre fa parte di quella disinibita schiera di donne ricche e potenti, che non temono di manifestare il loro interesse sessuale per un giovane pastore con la testa piena di sogni, che «non era ancora stato con una donna». Per tratteggiare in maniera adeguata il sontuoso universo sonoro dell’Oriente, Strauss fece ricorso a tutte le risorse timbriche ed espressive che la vasta orchestra tardo romantica era in grado di garantirgli. Tuttavia, invece di ottenere ricchi impasti sonori, il grande compositore di Monaco diede la preminenza a contorni e a contrasti timbrici molto netti, dando vita a un’opera pervasa da una meravigliosa trasparenza sonora, una grande intensità emotiva e una toccante immediatezza espressiva.