MYASKOWSKY: Concerto per violoncello op. 66 e Sonate n. 1 e 2 per violoncello
Esecutore: Raphael Wallfisch, Simon Callaghan, Janacek Philharmonic Orchestra, Lukasz Borowicz
Autore: Myaskowsky
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203542024
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Lo sbrigliato virtuosismo del Concerto per violoncello e delle Sonate per violoncello e pianoforte di Nikolai Myaskovsky
Nel corso dell’ultimo decennio si è registrata un’apprezzabile rinascita di interesse nei confronti del grande compositore russo Nikolai Myaskowsky, la cui carriera abbracciò gli ultimi splendidi bagliori del Tardo Romanticismo e gli esordi del Modernismo. La sua produzione merita un’attenzione di gran lunga maggiore di quella che gli è stata prestata fino a oggi, in quanto Myaskowsky concepì le sue opere con un altissimo livello di artigianato musicale, rivelando al pubblico un microcosmo di grande originalità, nel quale rivestono un’importanza essenziale la sua eccesa carica emotiva e il suo carattere intriso di una vena di affascinante malinconia. Myaskowsky compose il suo Concerto per violoncello e orchestra op. 66 negli ultimi tre mesi del 1944. Nonostante le numerose ipotesi avanzate dai musicologi, non è ancora stato possibile capire cosa abbia spinto Myaskowsky a scrivere questo splendido concerto, che non era stato commissionato da nessun interprete e non era stato dedicato a un violoncellista in particolare. Con ogni probabilità, quest’opera venne scritta per contribuire alla crescita del repertorio di concerti solistici, che venivano regolarmente eseguiti dagli astri più luminosi della galassi di giovani virtuosi sovietici, che qualche anno più tardi si sarebbero affermati ai massimi livelli nel panorama concertistico internazionale. Diviso in due movimenti, questo concerto si apre con un contemplativo Lento ma non troppo strutturato secondo una forma-sonata modificata, con una breve cadenza solistica che sostituisce la sezione dello sviluppo. La prevalente atmosfera malinconica che evoca suggestive brume autunnali viene bilanciata da un secondo tema in tonalità maggiore ricco di passione. Il successivo Allegro vivace è invece strutturato in forma di rondò, con due episodi lenti che fanno da pendant al vigoroso tema principale basato su rapide terzine. Dopo una brillante cadenza del violoncello solista, il movimento raggiunge il vertice con una veloce ripresa dei temi principali del primo tempo, per poi terminare con una coda dai toni delicatamente meditativi. Oltre al concerto, questo disco presenta anche due sonate per violoncello e pianoforte di Myskowsky dalla scrittura spiccatamente virtuosistica e tre brani di due degli insegnanti che Myaskowsky ebbe al Conservatorio di San Pietroburgo, Nikolai Rimsky-Korsakov, che lo iniziò all’arte dell’orchestrazione, e Anatoli Liadov, che gli insegnò armonia, contrappunto e composizione.
Raphael Wallfisch, violoncello
Simon Callaghan, pianoforte
Janacek Philharmonic Orchestra, Lukasz Borowicz, direttore
Nikolai Miaskowsky (1751-1836)
Concerto in do minore per violoncello e orchestra op. 66
Sonata n. 1 in re maggiore per violoncello e pianoforte op. 12
Sonata n. 2 in la minore per violoncello e pianoforte op. 81
Anatoli Liadov (1855-1914)
Preludio op. 11 n. 1
Mazurka op. 11 n. 3
Nikolai Rimsky-Korsakov (1844-1908)
Serenata op. 37