DITTERSDORF: Sinfonie dalle Metamorfosi di Ovidio

Le Metamorfosi del poeta latino Publio Ovidio Nasone non hanno rappresentato solo un temibile incubo per tutti gli studenti di letteratura e filologia classica. Al contrario, questo monumentale poema imperniato sulle trasformazioni causate dagli dèi di volta in volta furiosi, innamorati o grati della mitologia latina è stato ripreso in seguito da un’infinità di pittori, scultori, poeti, drammaturghi e compositori di opere. Le sei sinfonie scritte negli anni Ottanta del XVIII secolo da Carl Ditters von Dittersdorf – non solo collega, ma anche fidato amico di Franz Joseph Haydn – occupano un posto di grande importanza nella vasta produzione strumentale incentrata sui miti nattati nel poema di Ovidio. Lontane anni luce dai toni descrittivi che caratterizzarono i poemi sinfonici del Tardo Romanticismo, queste sinfonie si basano su sofisticate associazioni, che possono essere scoperte solo da chi ascolta con attenzione e riesce a completare le allusioni con la propria fantasia – uno sforzo gratificante, soprattutto quando le scintille volano fuori dalla simmetria classica degli dèi, come in questo caso.

Württembergisches Kammerorchester Heilbronn, Case Scaglione, direttore

Carl Ditters von Dittersdorf (1739-1799)

Sinfonia n. 1 in do maggiore “Le quattro Età del Mondo”

Sinfonia n. 2 in re maggiore “La caduta di Fetonte”

Sinfonia n. 3 in sol maggiore “La metamorfosi di Atteone in cervo”

Sinfonia n. 4 in fa maggiore “Il soccorso prestato da Perseo ad Andromeda”

Sinfonia n. 5 in la maggiore “La trasformazione dei Lici in rane”

Sinfonia n. 6 in re maggiore “Fineo e il suo compagno mutati in pietra”