ELGAR: The Light of Life('Lux Christy')

Questa ristampa di The Light of Life di Edward Elgar fa parte di The Hickox Legacy, una collana mid-price varata dalla Chandos per celebrare l’arte raffinata del grande direttore inglese in vista del quinto anniversario della sua prematura scomparsa che cadrà nel novembre del 2013. The Light of Life è un oratorio per soprano, contralto, tenore, baritono, coro e orchestra relativamente poco conosciuto ma di grande interesse, che ha avuto la sfortuna di essere oscurato dal ben più famoso The Dream of Gerontius. Quest’opera rievoca la storia del mendicante cieco a cui Cristo ridiede miracolosamente la vista ed è basata su un libretto che riprende il testo del Vangelo secondo Giovanni con l’aggiunta di alcuni brani del reverendo Edward Capel Cure. Elgar aveva proposto di intitolare il suo primo oratorio Lux Christi, ma i suoi editori lo convinsero a cercare un titolo inglese, in quanto quest’opera era stata scritta per essere eseguita per la prima volta al Three Choir Festival in programma a Worcester nel 1896 e si temeva che il pubblico di questo festival anglicano avrebbe potuto individuarvi già nel titolo una inopportuna inclinazione verso il cattolicesimo. Elgar non poté fare a meno di accogliere il consiglio dei suoi editori e all’opera venne dato il titolo più prudente che conosciamo oggi. A proposito di questo disco, il critico di Gramophone scrisse: «L’indiscutibile autorevolezza che Hickox ha sempre dimostrato di possedere nel repertorio elgariano appare subito evidente nello straordinario panneggio orchestrale con cui esegue la “Meditation”, nella quale sfoggia un’aristocratica morbidezza, una spiccata sensibilità nell’esprimere le nuances dinamiche e una assoluta padronanza dei fortissimo, che appaiono sempre molto coinvolgenti […] I professori d’orchestra della London Symphony Orchestra rispondono alle sollecitazioni del loro direttore associato con una prestazione al tempo stesso calda sotto l’aspetto espressivo e attentissima sotto il profilo tecnico; come sempre, il London Symphony Chorus fornisce un contributo esemplare, basato su un approccio di mirabile ordine». In questo disco Richard Hickox e la London Symphony Orchestra & Chorus sono affiancati nelle parti solistiche da Judith Howarth, Linda Finnie, Arthur Davies e John Shirley-Quirk.