LEHAR: Der Rastelbinder

La prima opera di Franz Lehár, Der Rastelbinder (Il calderaio) venne eseguita per la prima volta nel 1902 con la direzione del grande Alexander Zemlinsky. Il grande successo con cui venne accolta dal pubblico viennese fu la base su cui quello che sarebbe diventato il re delloperetta costruì la sua fama. Der Rastelbinder possiede tutte le caratteristiche delle migliori operette di Lehár: un ambiente di sapore esoticamente slavo, una velata malinconia e il ritmo irresistibile del valzer viennese. La vicenda del protagonista, il povero Janku, che aveva lasciato la Boemia da ragazzo per cercare fortuna nella capitale asburgica, corrisponde esattamente a quella del compositore. Sotto il profilo stilistico, in questo lavoro Lehár seppe sfoggiare tutte le risorse del suo talento, rivelando nel contempo il suo debito nei confronti di compositori come Zdenek Fibich e Antonín Dvorák. A dispetto del titolo, lazione di Der Rastelbinder ruota intorno al venditore di cipolle ebreo Wolf Bär Pfefferkorn, una figura dai tratti paterni e positivi, che suscitò non pochi clamori nella Vienna di inizio secolo, dove lantisemitismo aveva già raggiunto livelli preoccupanti. Questa edizione, proposta oggi dalla CPO in formato digitale, riprende una fortunata esecuzione diretta nel 1981 dallallora giovanissimo Hans Graf che, per esprimere al meglio le intenzioni di Lehár, aveva seguito in maniera rigorosa il testo originale, compresi i dialoghi dellepoca. Accanto alla attenta direzione di Graf fa bella mostra di sé linsuperabile Pfefferkorn di Fritz Muliar, ben assecondato dagli altri personaggi principali impersonati da Helga Papouschek, Elfriede Hobarth, Heinz Zednik e Adolf Dallapozza.