BACH: Passione Secondo Giovanni

Nel 1829 Felix Mendelssohn diresse a Berlino la Passione secondo Matteo di Bach, rispolverando la figura del sommo Cantor lipsiense che da quasi ottantanni era stata quasi completamente dimenticata. Questa riproposizione suscitò una grandissima sensazione, cui non si sottrassero Robert e Clara Schumann, che dimostrarono immenso entusiasmo verso questo straordinario capolavoro. Con il passare del tempo, la musica di Bach assunse un ruolo sempre maggiore nella parabola umana e artistica di Schumann. Per quanto riguarda le passioni, Schumann dimostrò di preferire quella secondo Giovanni, che era stata completamente ignorata da Mendelssohn. Quando nel 1850 a Schumann venne offerto il posto direttore musicale a Düsseldorf, il suo primo progetto di grande respiro fu lesecuzione della Passione secondo Giovanni, che venne presentata nellaprile del 1851: «Si tratta di unopera di gran lunga più intensa, drammatica e poetica rispetto alla Passione secondo Matteo. Questultima mi sembra inoltre troppo lunga, mentre nella sua maggiore concisione e nella sua assoluta genialità quella secondo Giovanni dimostra di essere un capolavoro di assoluta grandezza». Come aveva fatto Mendelssohn, Schumann adattò il linguaggio musicale di Bach al gusto dellepoca, sostituendo gli strumenti che nel frattempo erano passati di moda o caduti in disuso, riorchestrando completamente diverse arie e operando parecchi cambiamenti. In questo preziosissimo cofanetto doppio Hermann Max ci offre la possibilità di ascoltare il capolavoro bachiano filtrato dalla spiccata sensibilità di Schumann.