TELEMANN: Kapitaensmusik - 1738

Nel corso del XVII secolo Amburgo fu una città tranquilla e relativamente sicura. Dopo l’attacco delle truppe danesi del 1666 nessuno osò più mettere a rischio la prosperità di quella che era diventata la città anseatica più ricca della Germania. Questo fatto consentì alle autorità cittadine di non avere eccessive preoccupazioni circa la difesa della città, pur mantenendo una guardia civica nella quale tutti gli abitanti di Amburgo dovevano prestare servizio per qualche tempo. Gli ufficiali di questa milizia avevano il grado di capitani e – quando la città non era impegnata in azioni militari – ogni anno organizzava in loro onore un sontuoso banchetto conosciuto con il nome di convivium. Questo evento prevedeva anche un intrattenimento musicale di ampio respiro, diviso in un oratorio sacro e in una cantata profana. Queste opere celebrative erano conosciute con il nome di Kapitänsmusikene Georg Philipp Telemann – per decenni massima autorità musicale amburghesi – ne compose ben 36. Purtroppo, di questa vasta produzione ci sono pervenuti solo nove lavori, tuttavia anche un rapido ascolto consente di eliminare da queste opere l’etichetta di “lavori celebrativi” che gli era stata conferita con troppa superficialità. Per Telemann le Kapitänsmusiken costituirono infatti un utilissimo ambito di sperimentazione e gli offrirono la possibilità di sfoggiare la straordinaria ecletticità del suo stile compositivo. LaKapitänsmusik scritta nel 1738 richiede un organico insolitamente vasto, che alcuni musicologi hanno spiegato con il fatto che nel maggio di quello stesso anno il compositore di Magdeburgo aveva riportato a Parigi uno straordinario successo che lo spinse a dare il meglio della sua arte. Come sempre, Hermann Max si dimostra un interprete raffinato e molto attento alla prassi d’epoca e uno dei più grandi paladini di Telemann.