SARRI DOMENICO: Messa e Salmo 109

Domenico Sarri (citato in alcune storie della musica come Sarro) fu uno dei compositori più acclamati di opere teatrali attivi a Napoli nella prima metà del XVIII secolo, ma – curiosamente – al di fuori della capitale partenopea la sua fama era legata soprattutto alla sua produzione sacra. Sarri trascorse la maggior parte della sua carriera alla corte di Napoli, in un primo tempo come vicemaestro di cappella e poi come maestro di cappella e fu considerato insieme a Leonardo Leo e a Johann Adolph Hasse uno dei massimi esponenti della Scuola Napoletana dell’epoca. Molto prima dell’istituzione dell’Unione Europea i paesi del Vecchio Continente avevano allacciato stretti rapporti politici e commerciali e proficui scambi culturali, che in non pochi casi venivano sanciti da matrimoni di stato dei rampolli delle principali case regnanti. In particolare, le nozze di Carlo IV e della principessa di Sassonia Maria Amalia celebrate nel giugno del 1738 consentirono al regno di Napoli di stringere una profonda relazione con la Sassonia-Polonia e in questo periodo la corte di Dresda nutriva un grandissimo interesse per le raffinate opere sacre dei compositori napoletani. Questi fatti sono più che sufficienti per spiegare la presenza di parecchi manoscritti di Sarri nella Biblioteca di Stato della Sassonia con sede a Dresda, dai quali provengono le due meravigliose opere che la CPO presenta questo mese nella splendida esecuzione del Sächsisches Vocalensemble diretto da un ispirato Matthias Jung.