STRAUSS R.:Der Burger als Edelmann - op.60

Un ascolto molto variegato Nel corso degli ultimi anni il Musikkollegium Winterthur ha realizzato un’impressionante serie di registrazioni prodotte con la tecnica multicanale 2+2+2 della MDG. Guidata dal suo direttore Douglas Boyd, questa eccellente orchestra svizzera amplia gli orizzonti della sua discografia con una magnifica interpretazione della suite del Borghese gentiluomo e dei Vier letzte Lieder di Richard Strauss, un programma di rara bellezza, che consente al soprano Lisa Larsson di mettere in mostra il suo grande talento. Magnifiche metafore L’intensa interpretazione di questi capolavori dell’ultima fase della parabola creativa di Strauss da parte del soprano svedese riesce a raggiungere il cuore anche degli ascoltatori più distratti e smaliziati. Per convincersene, basta ascoltare Im Abendrot, basato su versi di Eichendorff, nel quale Strauss enfatizza l’atmosfera crepuscolare, trasformandola in una magnifica metafora della fine della vita. Alla fine la musica sembra cristallizzarsi in una dimensione al di fuori dal tempo e dello spazio; fiducioso in maniera incrollabile della redenzione umana, questo brano ci spalanca una finestra sul Paradiso, commuovendoci fino alle lacrime. Stile svizzero Le musiche di scena per Il borghese gentiluomo costituirono il primo passo della lunga e proficua collaborazione che Strauss intrecciò con Hugo von Hofmannsthal, il celebre drammaturgo che si era occupato della rielaborazione della famosa commedia di Molière. Questa commedia è incentrata sulla figura di un ricco parvenu, che cerca di imitare goffamente i nobili dell’epoca, un argomento che Strauss delinea con arguzia e spassoso umorismo. La scrittura di quest’opera mette più volte in grande evidenza gli elementi barocchi, costruendo in questo modo un ponte tra l’epoca in cui visse Molière e la fin de siècle. Il borghese gentiluomo ci è pervenuto in quattro versione molto diverse tra loro, che Strauss fece pubblicare con il medesimo numero d’opus, 60. La Suite presentata in questo disco è caratterizzata da un’orchestrazione geniale con un organico di dimensioni cameristiche, che si adatta alla perfezione alle possibilità espressive delle orchestre svizzere dei primi anni del XX secolo. Un’amicizia durata una vita Questo fatto non può sorprendere nessuno, se si pensa al fatto che Richard Strauss mantenne per tutta le vita un legame molto stretto con Winterthur. Il grande compositore tedesco soggiornò a più riprese nella città elvetica e diresse il Musikkollegium in diverse sue opere come la Sinfoniadelle Alpi e il Don Chisciotte. Questo lungo legame trova un’ulteriore conferma nel fatto che oggi molti manoscritti originali di Strauss sono custoditi a Winterthur.

Il Musikkollegium Winterthur e Douglas Boyd su MDG:

FRANZ SCHUBERT

musiche di scena per rosamunde d.797

Serena Malfi, contralto

Musikkollegium Winterthur, Douglas Boyd, direttore

MDGSA1633 (SACD alto prezzo)

FRANZ SCHUBERT

sinfonia n. 8 incompiuta. sinfonia n. 9 la grande

Musikkollegium Winterthur, Douglas Boyd, direttore

MDGSA1636 (SACD alto prezzo)

JOSEF RHEINBERGER

concerti per organo e orchestra. tre pezzi per violoncello e organo

Stefan Johannes Bleicher, organo; Cäcilia Chmel, violoncello

Musikkollegium Winterthur, Douglas Boyd, direttore

MDGSA1643 (SACD alto prezzo)

FELIX MENDELSSOHN

sinfonia n. 3 scozzese. sinfonia n. 4 italiana

Musikkollegium Winterthur, Douglas Boyd, direttore

MDGSA1663 (SACD alto prezzo)