BEETHOVEN: Arie per il teatro - Vol.1

Esecutore: Tschechischer Philharmonischer Chor Brünn, Cappella Aquileia, Marcus Bosch

Autore: Beethoven

Numero dischi: 1

Barcode: 0761203763429

Cpo
CD
Classica Vocale
2020
CPO777634
2020-05-01
18,00 €
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Beethoven il letterato

Il secondo disco realizzato per la CPO dalla Cappella Aquileia e da Marcus Bosch in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven è imperniato sulla versione integrale delle Rovine di Atene, un’opera che venne commissionata al Titano di Bonn nel 1812 per l’inaugurazione dell’appena ultimato Teatro di Pest (l’attuale Budapest), sulla base di un testo scritto dall’allora popolarissimo poeta August von Kotzebue. I musicisti che oggi vogliono eseguire questo lavoro devono confrontarsi con un tormentoso dilemma. Infatti, se si decide di eseguire la musica di Beethoven senza il testo recitato, si corre il rischio di ridurre un’opera caratterizzata da una profonda unione tra i versi e le note in una arbitraria serie di numeri musicali. Al contrario, se si presenta Le rovine di Atene con il testo di Kotzebue si mette il pubblico di fronte a complesse metafore politiche che – senza una adeguata spiegazione – potrebbero quanto meno lasciare perplessi gli ascoltatori. Nella sua nuova versione, Kai Wessler ha osato “aggiornare” l’idea di Beethoven legata al mito classico-umanistico di Pallade Atena, liberandola sia dalle connotazioni politiche dei primi anni del XIX secolo sia dalle spinte nazionalistiche ungheresi. Nella sua rivisitazione, Wessler si è posto il duplice obiettivo di collocare Le rovine di Atene all’epoca della sua composizione, un periodo di forti tensioni politiche e sociali, e di fare capire al pubblico dei giorni nostri il complesso simbolismo di questo lavoro, a partire dalla visione di Atene vista come la culla della civiltà europea. Per trovare un linguaggio più efficace, che potesse esprimere fino in fondo il profondo pathos della musica di Beethoven, Wessler ha aggiunto alcuni frammenti di poesie di Friedrich Schiller, collocandoli in modo da formare una sorta di collage. Non vale nemmeno la pena di ricordare la sconfinata stima che Beethoven provava per i versi di Schiller, con il quale condivideva la concezione dell’arte come strumento “morale” per cambiare in meglio il mondo in cui viviamo, anziché limitarsi a rendere ossequioso un omaggio ai potenti. Il fatto che un brano dell’Inno alla gioia di Schiller – il testo dell’attuale inno dell’Unione Europea – vada a sostituire alla fine di questo brano il nazionalismo ungherese rappresenta una ironica nota a margine, che Beethoven avrebbe sicuramente capito.

Valda Wilson, soprano

Simon Bailey, basso

Sidonie von Krosigk, voce recitante

Tschechischer Philharmonischer Chor Brünn, Cappella Aquileia, Marcus Bosch, direttore

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Le rovine di Atene op. 113 su versi di August von Kotzebue (versione a cura di Kai Wessler, su versi di August von Kotzebue e Friedrich Schiller)

Calma di mare e viaggio tranquillo per coro a quattro voci e grande orchestra su testo di Johann Wolfgang von Goethe op. 112

Opferlied per soprano, coro e orchestra su testo di Friedrich von Matthison op. 121b

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