LEHAR: Schon ist die Welt

Nelle sue ultime operette, Franz Lehár sostituì spesso l’happy end caratteristico di questo genere con una conclusione dolceamara, che lasciava ampio spazio a tormentosi dubbi. Al contrario, il modo in cui si chiude l’operetta Schön ist die Welt, andata in scena per la prima volta nel 1930, non lascia invece spazio al benché minimo dubbio. Destinati a essere i protagonisti di un matrimonio combinato rispettivamente dal padre e dalla zia, il principe ereditario Georg e la principessa Elisabeth cercano in ogni modo di sottrarsi a questa sorte, ma per un arabesco del destino finiscono per trovarsi entrambi in una baita in montagna senza mai essersi incontrati prima. In questo tranquillo ambiente montano, i due giovani finiscono per innamorarsi perdutamente e scoprire che – in fondo – il mondo può essere davvero bello. In questa operetta Lehár diede fondo a tutte le sue sconfinate risorse teatrali. Le danze in stile moderno e le maliose melodie delle arie sono fonte di continua sorpresa e Lehár dimostra di essere un insuperabile maestro nell’arte del riutilizzo tematico, regalando al secondo atto di una storia piuttosto triste una nuova e brillante vita. Uno dei titoli di punta del Festival Lehár di Bad Ischl del 2023.

Sieglinde Feldhofer, Thomas Blondelle, Katharina Linhard, Jonathan Hartzendorf, Gerd Vogel, Klára Vincze, Joseph Terterian, Johannes Hubmer

Chor des Lehár Festivals Bad Ischl, Franz Lehár-Orchester, Marius Burkert, direttore

Franz Lehár (1870-1948)

Schön ist die Welt, operetta in tre atti su libretto di Ludwig Herzer e Fritz Löhner-Beda