Mark Padmore è considerato uno dei migliori tenori oggi in circolazione, sempre ricercato dai teatri lirici, dalle società concertistiche e dalle case discografiche. Mark Padmore è ammirato soprattutto «per la sua straordinaria dizione, per il suo morbido intimismo particolarmente adatto al repertorio cameristico e per la sua grande spontaneità nellesprimere lessenza emozionale di ogni opera» (Gramophone). Queste doti e la spiccata musicalità di Elizabeth Kenny hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione di questo incantevole disco dedicato allopera vocale di John Dowland. Nelle sue note di copertina, Elizabeth Kenny scrive che: «nel corso degli anni molti cantanti si sono calati nelluniverso espressivo di Dowland facendo della sua voce la propria, un principio che abbiamo scelto di prendere come punto di partenza per questo disco». Per alcuni brani Padmore e la Kenny hanno utilizzato manoscritti poco conosciuti, ottenendo un risultato davvero strepitoso. Composto nel 1963 per il chitarrista Julian Bream, il Nocturnal after John Dowland di Benjamin Britten è unopera di ampio respiro, che esplora le tensioni e gli incubi che si celano dietro Come, heavy Sleep, eseguita in questo disco con oscura brillantezza da un eccezionale Craig Ogden.
Tracklist
John Dowland (1563-1626)
Unquiet thoughts
Say, Love, if ever thou didst find
Sorrow, stay!
Away with these self-loving lads
Fantasia n. 7 (A Varietie of Lute Lessons)
Come again! sweet love
Sleep, wayward thoughts
Come, heavy Sleep
Flow, my tears
I must complain
If my complaints could passions move
Captain Digorie Pipers Galliard
What if I never speed?
To ask for all thy love
Now, O now, I needs must part
In darkness let me dwell
Benjamin Britten (1913-1976)
Nocturnal after John Dowland op. 70