

Esecutore: Miles Davis Quintet
Autore: Miles Davis
Numero dischi: 5
Barcode: 4907034221486
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Cofanetto fuori produzione, ULTIMA possibilità per procurarsi un oggetto di culto
Cofanetto in edizione limitata, stampato in appena 4000 copie per tutto il mondo
Cinque dei titoli più emblematici di Miles Davis in cinque SACD ibridi con la caratteristica qualità sonora della Esoteric
Se volete suscitare l’invidia di tutti i vostri amici appassionati di Miles Davis, vi consigliamo di non perdervi per nessuna ragione questo straordinario cofanetto di cinque SACD ibridi della Esoteric, che andranno ad arricchire in maniera incomparabile la vostra collezione di capolavori. Per questo – ve lo ripetiamo – non esitate a ordinare subito questo cofanetto, destinato a diventare un’imprescindibile pietra miliare della pur nutritissima discografia del grande jazzista americano.
Questo cofanetto contiene cinque degli album più famosi di Miles Davis, ’Round About Midnight, Milestones, Porgy and Bess, Sketches of Spain e Miles Smiles. In questi celebri album il grande Miles Davis è affiancato da alcune delle stelle più luminose del firmamento jazz dei suoi tempi, tra cui John Coltrane, Herbie Hancock, Wayne Shorter, Ron Carter, Philly Joe Jones, Red Garland, Cannonball Adderley e molti altri.
La decisione della Esoteric di ristampare celebri album storici ha attirato l’attenzione sia del pubblico sia di molti addetti ai lavori, che hanno apprezzato da un lato il rigoroso impegno dell’etichetta per raggiungere una qualità sonora il più possibile vicina a quella del master originale e dall’altro la decisione di utilizzare il SACD ibrido come supporto per migliorare a vista d’occhio la qualità sonora. In queste nuove ristampe l’esclusivo processo di rimasterizzazione messo a punto dalla Esoteric ci porta ai più alti livelli di qualità sonora.
Strumenti utilizzati dalla Esoteric per il processo di rimasterizzazione
Con questa ambiziosa ristampa, la Esoteric si è posta l’ambizioso obiettivo di ricreare con la massima fedeltà possibile l’immagine sonora del master originale. In particolare, per questa rimasterizzazione sono stati utilizzati i convertitori analogico/digitale D-01 VU, uno degli strumenti più emblematici della Esoteric, master clock generator al rubidio G-0Rb e cavi di interconnessione Esoteric Mexcel. Questo insieme di elementi tecnologicamente allo stato dell’arte ha dato un contributo fondamentale nel raggiungere una qualità sonora di altissimo livello, paragonabile in tutto e per tutto a quella del master originale.
Questi straordinari SACD ibridi vi consentiranno di apprezzare anche i più piccoli dettagli di queste leggendarie performance di Miles Davis, che sapranno dare soddisfazione non solo a chi ha scoperto da poco l’arte di questo incredibile trombettista, ma anche agli esperti più smaliziati, che conoscono – o credono di conoscere – anche le sfumature più impalpabili di questi famosissimi album. Sia gli uni sia gli altri non potranno che rimanere conquistati dall’intensa “anima” che si cela dietro ogni nota, con una intensità che non si poteva nemmeno lontanamente immaginare in qualsiasi formato in cui sono state pubblicate in passato queste vere e proprie pietre miliari della discografia jazz.
Unitevi a Miles Davis e ai suoi impareggiabili musicisti in questo sensazionale viaggio musicale, che abbraccia oltre quattro decenni e che vi farà scoprire l’evoluzione artistica di una delle più luminose leggende del jazz.
Di seguito tracciamo un breve quadro degli album contenuti in questo imperdibile cofanetto di cinque SACD ibridi.
MILES DAVIS
’round about midnight
Miles Davis, tromba
John Coltrane, sax tenore
Red Garland, pianoforte
Paul Chambers, contrabbasso
Philly Joe Jones, batteria
’Round Midnight
Ah-Leu-Cha
All of You
Bye Bye Blackbird
Tadd’s Delight
Dear Old Stockholm
’Round About Midnight è stato il primo disco registrato dal nuovo quintetto di Miles Davis, composto dal batterista Philly Joe Jones, dal contrabbassista Paul Chambers, dal pianista Red Garland e da un ancora giovanissimo John Coltrane al sax tenore. Grazie alla presenza di standard del calibro di “Bye Bye Blackbird” e del brano che dà il titolo all’album “Round About Midnight”, questo disco è ritenuto da moltissimi addetti ai lavori una delle pietre miliari dell’era dell’hard bop.
«Sotto il profilo strettamente musicale, l’immagine sonora di questo album è tanto insolita quanto bella come apparve nel 1956, anno della sua prima pubblicazione. Davis si era già messo in grande evidenza grazie a due svolte epocali del jazz – prima con il cool jazz e poi con l’hard bop – e in quel momento si stava muovendo in un’altra direzione, che non sarebbe stata definita chiaramente che due anni più tardi» (Thom Jurk, AllMusic.com).
MILES DAVIS
milestones
Miles Davis, tromba e pianoforte (“Sid’s Ahead”)
Cannonball Adderley, sax contralto
John Coltrane, sax tenore
Red Garland, pianoforte
Paul Chambers, contrabbasso
Philly Joe Jones, batteria
Dr. Jackle
Sid’s Ahead
Two Bass Hit
Milestones
Billy Boy
Straight, No Chaser
Tanto per cominciare, Milestones gode di una meritata fama sia per il brano che dà il titolo all’album sia per gli straordinari musicisti che lo hanno realizzato. Trampolino di lancio per molti degli arditi voli improvvisativi di Davis (e più tardi degli innumerevoli jazzisti che ne avrebbero seguito lo stile), questo inimitabile disco segnò il punto di partenza delle esplorazioni che Coltrane avrebbe compiuto per tutto il resto della sua carriera e offrì a Davis la possibilità di sfoggiare il suo grande virtuosismo, addentrandosi in territori che superano di gran lunga ciò che aveva fatto nel suo passato basato sullo stile bop. Ogni brano è un vero capolavoro, che si tratti dello spavaldo “No Jackle”, caratterizzato da tempi molto rapidi e dalla presenza di numerosi elementi bebop, o di “Sid’s Ahead”, che prosegue il tema blues dell’album, aggiungendo armonici taglienti e strutture molto innovative.
«L’elemento che si nota nitidamente fin dal primo ascolto del primo – e unico – grande album che vede protagonista il sestetto originale di Miles Davis è senza dubbio la profonda presenza del blues in tutti i brani in programma. Sebbene nessuno possa negare che il titolo di questo album alluda in maniera molto chiara all’introduzione della scrittura modale nel jazz, uno stile che avrebbe definito la musica di Miles Davis per molti anni, Milestones è l’unico programma di questo genere disponibile su disco» (Thom Jurek, AllMusic.com).
MILES DAVIS
porgy and bess
Miles Davis, tromba e flugelhorn
Ernie Royal, tromba
Bernie Glow, tromba
Johnny Coles, tromba
Louis Mucci, tromba
Dick Hixson, trombone
Frank Rehak, trombone
Jimmy Cleveland, trombone
Joe Bennett, trombone
Willie Ruff, cornetta
Julius Watkins, cornetta
Gunther Schuller, cornetta
Bill Barber, tuba
Phil Bodner, flauto, flauto contralto e clarinetto
Jerome Richardson, flauto, flauto contralto e clarinetto
Romeo Penque, flauto, flauto contralto e clarinetto
Julian “Cannonball” Adderley, sax contralto
Danny Bank, flauto contralto e clarinetto basso
Paul Chambers, contrabbasso
Jimmy Cobb, batteria
Philly Joe Jones, batteria
Gil Evans, arrangiamenti e direzione
Buzzard Song
Bess, You Is My Woman Now
Gone
Gone, Gone, Gone
Summertime
Oh Bess, Oh Where’s My Bess
Prayer (Oh Doctor Jesus)
Fishermen, Strawberry and Devil Crab
My Man’s Gone Now
It Ain’t Necessarily So
Here Come De Honey Man
I Wants To Stay Here (aka I Loves You Porgy)
There’s A Boat That’s Leaving Soon For New York
Nel secondo album concettuale progettato e realizzato insieme, Miles Davis e il grande arrangiatore Gil Evans ci offrono un’originalissima rivisitazione della celebre opera Porgy and Bess di George Gershwin. Unanimemente considerato una imprescindibile pietra miliare del jazz orchestrale e con ogni probabilità il disco più riuscito della loro collaborazione, l’adattamento realizzato da Evans della partitura di Gershwin è un vero e proprio tour de force e – nonostante le strepitose performance di musicisti del calibro di “Cannonball” Adderley (sax contralto), di Paul Chambers (contrabbasso) e di Jimmy Cobb (batteria) – la star assoluta di questo disco è senza dubbio l’impareggiabile tromba di Miles Davis. Brani di straordinaria bellezza come “Summertime” rivelano la grandezza del genio del duo Miles Davis-Gil Evans e la loro infallibile capacità di conquistare tutti gli ascoltatori non solo con musica quanto mai gradevole, ma anche sotto il profilo emozionale.
«Per sottolineare l’importanza di questo disco sono stati scritti libri su libri. In particolare, l’impatto musicale e sociale esercitato da Miles Davis, la sua produttiva collaborazione con Gil Evans e il loro inarrivabile modo di reinterpretare un capolavoro come Porgy and Bess di George Gershwin hanno avuto una profonda influenza su generazioni di appassionati. In ogni caso, il modo migliore per scoprire i contenuti e la retorica di questo disco consiste nell’ascoltarlo con grande attenzione. Pochi altri artisti sarebbero stati capaci di rimanere fedeli allo spirito elevato e alla straordinaria ricchezza di sfumature timbriche ed espressive di questa inarrivabile opera. E – se anche fosse – nessun artista sarebbe mai riuscito a raggiungere le vette musicali toccate da Miles Davis e da Gil Evans» (Lindsay Planer, AllMusic.com).
MILES DAVIS
sketches of spain
Miles Davis, tromba e flugelhorn
Johnny Coles, tromba
Bernie Glow, tromba
Taft Jordan, tromba
Louis Mucci, tromba
Ernie Royal, tromba
Dick Hixon, trombone
Frank Rehak, trombone
John Barrows, corno francese
James Buffington, corno francese
Earl Chapin, corno francese
Tony Miranda, corno francese
Joe Singer, corno francese
Bill Barber, tuba
Jimmy McAllister, tuba
Albert Block, flauto
Eddie Caine, flauto e flugelhorn
Romeo Penque, oboe
Harold Feldman, clarinetto, flauto e oboe
Danny Bank, clarinetto basso
Jack Knitzer, fagotto
Janet Putnam, arpa
Paul Chambers, contrabbasso
Jimmy Cobb, batteria
Elvin Jones, percussioni
Jose Mangual, percussioni
Gil Evans, arrangiamento e direzione
Concierto de Aranjuez (Adagio)
Will O’ the Wisp
The Pan Piper
Saeta
Solea
Unanimemente ritenuto l’album più evocativo e romantico della vasta discografia di Miles Davis, Sketches of Spain vede il leggendario trombettista affiancato dal celebre compositore e arrangiatore Gil Evans, con il quale in precedenza aveva collaborato ad altri ambiziosi progetti, in un programma di opere in gran parte tratte dalla tradizione popolare spagnola. Registrato tra il novembre del 1959 e il marzo del 1960 – dopo che sia John Coltrane sia “Cannonball” Adderley avevano lasciato la band – questo album vede la strepitosa performance di una sezione ritmica di altissimo livello, formata dal contrabbassista Paul Chambers, dal batterista Jimmy Cobb e dal percussionista Elvin Jones.
«Registrato tra il novembre del 1959 e il marzo del 1960 – dopo che sua Coltrane sia “Cannonball” Adderley avevano lasciato la band – questo imperdibile disco costituisce il terzo frutto della proficua collaborazione tra Miles Davis e l’arrangiatore canadese Gil Evans. Davis propose a Evans di inserire il brano più emblematico, il “Concierto de Aranjuez”, dopo averne ascoltato una versione classica nella casa del contrabbassista Joe Mondragon. Evans rimase conquistato da questo brano come era successo a Davis, al punto che si trovarono d’accordo nel realizzare un intero album intorno al grande capolavoro di Joaquín Rodrigo. Da tutto questo è scaturito uno straordinario capolavoro della musica moderna» (Thom Jurek, AllMusic.com).
MILES DAVIS
miles smiles
Miles Davis, tromba
Wayne Shorter, sax tenore
Herbie Hancock, pianoforte
Ron Carter, contrabbasso
Tony Williams, batteria
Orbits
Circle
Footprints
Dolores
Freedom Jazz Dance
Gingerbread Boy
Se si eccettua la registrazione live di un concerto tenuto al Portland Festival, nel 1966 la discografia di Miles Davis conta solamente l’album Miles Smiles, un fatto che appare quanto mai bizzarro, se si pensa allo straordinario numero di dischi che Miles e le sue band sfornavano a getto continuo negli anni Sessanta per la Columbia Records. Il grande contrabbassista Ron Carter era l’uomo ideale per affrontare i complicatissimi ritmi di questi brani e rimase il titolare assoluto nel quintetto di Davis che diede un’innovativa reinterpretazione a celebri brani di Wayne Shorter e ad alcuni grandi successi del jazz, come “Freedom Jazz Dance” di Eddie Harris e “Gingerbread Boy” di Jimmy Heath.
«Con il suo secondo album, Miles Smiles, il secondo quintetto di Miles Davis iniziò davvero a lasciare il segno, prestando un’attenzione sempre maggiore al lato più avventuroso e innovativo del loro stile. Questo fatto appare del tutto chiaro appena si ascolta “Orbits”, ma in realtà ad avere una marcia in più non sono solo i brani più veloci e brillanti, in quanto quelli più lenti e tranquilli sono estremamente interessanti, non solo nel modo in cui cambiano le melodie, ma anche perché i loro contenuti e il loro fraseggio non sono mai banali. Questa musica richiede di essere ascoltata con grande attenzione, in quanto non è mai scontata né facilmente prevedibile» (Thomas Erlewine, AllMusic.com).
«Nel palcoscenico sonoro, Miles Davis appare collocato pochi metri davanti ai diffusori. Passando al layer SACD, l’immagine sonora appare ancora più spaziosa e aperta, offrendo spazio ai musicisti per esprimersi sia in termini fisici sia musicali, nel vero senso della parola. Ascoltandolo con la tecnologia CD, questo cofanetto della Esoteric via apparirà rivelatorio, ma – se il vostro impianto è compatibile con la tecnologia SACD – questo è il cofanetto di Miles Davis da possedere assolutamente» (Alan Taffel, The Absolute Sound, aprile 2017).
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