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OTIS REDDING: The Dock Of The Bay (Atlantic 75° Anniversary Series)

Esecutore: Otis Redding

Autore: Otis Redding

Numero dischi: 2

Barcode: 0753088750571

Lp 45 Giri
Pop/Rock
2024
ASLPA005/45
2024-03-01
82,00 €
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Un nuovo titolo della Atlantic 75 Series della Analogue Productions

Una collana concepita per celebrare il 75° anniversario della fondazione della Atlantic Records

Album inserito da Rolling Stone al 161° posto della classifica del Cinquecento Dischi Più Grandi di tutti i tempi

Contiene il brano postumo di Otis Redding “Sittin’ on The Dock of The Bay”

Doppio LP da 180 grammi a 45 giri

Rimasterizzazione e taglio delle lacche effettuate da Bernie Grundman a partire dai nastri analogici originali

Stampa effettuata presso la Quality Record Pressings

Copertina “tip-on” laminata con due tasche vecchio stile realizzata dalla Stoughton Printing

Il succo della storia di questo album può essere sintetizzato in questo modo: nell’agosto 1967, mentre era in tournée con i Bar-Kays Otis Redding vide crescere la sua popolarità in maniera esponenziale, al punto da venire letteralmente assediato dai suoi ammiratori nell’albergo del centro di San Francisco in cui soggiornava. Desideroso di trovare un posto più tranquillo, Redding accettò l’offerta del noto impresario rock Bill Graham di trasferirsi per qualche giorno nella sua casa galleggiante di Waldo point, nella città californiana di Sausalito. Nella serenità di questo luogo, Redding venne colto da una incontenibile ispirazione, che lo spinse a scrivere i versi “Sittin’ in the morning sun, I’ll be sittin’ when the evening comes”, primi versi di un brano dal titolo abbreviato di “Dock of the Bay”.

Solo poche settimane prima Redding aveva tenuto la sua famosa performance al Monterey Pop Festival. Mentre era in tournée a sostegno degli album King & Queen (una collaborazione con la cantante Carla Thomas) e Live in Europe, continuò a scarabocchiare versi della canzone su tovaglioli e carta da lettere degli alberghi. Nel novembre dello stesso anno, Redding e il produttore e celebre chitarrista soul Steve Cropper si recarono nello studio di registrazione Stax di Memphis, in Tennessee, per registrare questo brano.

Cropper ricorda che: «Otis era quel tipo di persona che ha sempre cento idee per la testa [...] Era stato a San Francisco per il Fillmore. All’epoca mi avevano raccontato che aveva affittato una rimessa per le barche o era stato in luogo simile, dove gli era venuta l’idea delle navi che entravano nella baia. E questo è tutto ciò che aveva: “Osservo le navi arrivare e le guardo ripartire”. Io l’ho presa... e ho finito il testo. Se si ascoltano le canzoni con cui ho collaborato con Otis, la maggior parte dei testi riguarda lui [...] Otis non scriveva davvero di sé, ma io sì. Canzoni come “Mr. Pitiful” e “Fa-Fa-Fa-Fa-Fa (Sad Song)” parlavano di Otis e della sua vita. Dock of the Bay è esattamente questo: “I left my home in Georgia, headed for the Frisco Bay” parlava di lui che si recava a San Francisco per esibirsi».

Redding e Cropper finirono di registrare l’album a Memphis il 7 dicembre del 1967, mentre su di loro incombeva una terribile tragedia. Infatti, appena due giorni dopo Redding perse la vita durante un viaggio in aereo che doveva portarlo a tenere un altro concerto. Le altre vittime del disastro furono quattro membri dei Bar-Kays – il chitarrista Jimmy King, il tenorsassofonista Phalon Jones, il batterista Carl Cunningham e l’organista Ronnie Caldwell – il loro segretario Matthew Kelly e il pilota Fraser.

Cropper e il bassista Donald “Duck” Dunn completarono la musica e il testo malinconico di “(Sittin’ On) The Dock of the Bay”, l’ultimo brano registrato da Redding. Cropper aggiunse il richiamo dei gabbiani e lo sciabordio delle onde che si infrangono in sottofondo. Questo è ciò che Redding voleva sentire nel brano, secondo Cropper, che si ricordava di Redding e dei suoni che aveva sentito quando aveva scritto la canzone sulla casa galleggiante.

Unanimemente considerato tra i cantanti soul più influenti degli anni Sessanta, Redding ha rivelato a molti ascoltatori il potere del “deep soul” del Sud, con la sua voce roca e grintosa, arrangiamenti di grande effetto e un approccio molto emozionante nell’eseguire sia i brani brillanti sia le ballate dai toni più introversi. Al momento della sua tragica morte Redding aveva appena 26 anni.

(Sittin’ On) The Dock of the Bay fu pubblicato appena un mese dopo la morte di Redding e divenne il suo unico singolo a raggiungere il primo posto della Billboard Hot 100 nel gennaio 1968. L’album, che condivideva il titolo della canzone, divenne il suo disco più venduto, raggiungendo la quarta posizione nella classifica degli album pop. Dock of the Bay ottenne uno straordinario successo in tutto il mondo e divenne il disco di maggior successo di Redding, vendendo oltre quattro milioni di copie in tutto il mondo. La canzone vinse due Grammy Awards come Migliore Canzone R&B e Migliore Performance Vocale Maschile R&B. Con questo album, Redding si conferma un talento perso troppo presto.

Ad arricchire e ad aumentare il valore di questa imperdibile riedizione, in questo nuovo titolo sono presenti tutti gli elementi più caratteristici della Analogue Productions, tra cui la rimasterizzazione e il taglio a 45 giri effettuati da Chris Bellmann presso il Bernie Grundman Mastering a partire dai nastri analogici originali, la stampa su vinile da 180 grammi presso la Quality Record Pressings e la lussuosa copertina tip-on laminata vecchio stile con due tasche per gli LP realizzata dalla Stoughton Printing.

Otis Redding

(Sittin’ On) The Dock of the Bay

I Love You More Than Words Can Say

Let Me Come On Home

Open The Door

Don’t Mess With Cupid

The Glory Of Love

The Coming Home

Tramp

The Huckle-Buck

Nobody Knows You (When You’re Down And Out)

Ole Man Trouble

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