DELANEY & BONNIE & FRIENDS: To Bonnie from Delaney

Coppia sposata nonché duo musicale di grande talento, Delaney & Bonnie portarono con questo disco la critica, i fan e alcuni dei loro colleghi più acclamati a esprimere tutto il loro entusiasmo. Più in particolare, Mick Jagger e i Rolling Stones parlarono con assoluta conoscenza di causa di «una serie di brani di white gospel convincente sotto tutti gli aspetti», mentre Eric Clapton non esitò a definirli «la band pop migliore del mondo». L’entusiasmo di Clapton giunse al punto di invitare la coppia ad accompagnarlo in una lunga tournée europea, nel corso della quale venne fischiato dal pubblico tedesco per essersi limitato ad accompagnare Delaney & Bonnie per tutto il concerto, senza esibirsi in nemmeno un assolo. Il grande maestro della chitarra deve avere avuto le sue buoni ragioni per decidere di tenersi in secondo piano, se dobbiamo credere al critico del Chicago Daily News, che dichiarò che Delaney & Bonnie erano meglio di Aretha Franklin e Ray Charles messi insieme (!). In effetti, le voci appaiono in tutti gli arrangiamenti unite così bene da non lasciare nemmeno un millimetro di spazio tra la voce e l’accompagnamento. In “Hard Luck and Troubles”, un brano intriso di una dura irascibilità, la voce di aggrappa a una vigorosa linea di basso, sostenuta da brevi accordi dell’organo. Il gospel viene celebrato in maniera spirituale, ma senza esagerare, con un dialogo tra il solista e gli strumenti ritmato e molto denso, secondo le migliori regole del rock. A tutto questo bisogna ancora aggiungere il fatto che questo album ricco di brani intramontabili non mancano nemmeno una grande ballata, che si libra sul vibrante tappeto sonoro dell’organo (“The Love of My Man”) e un brano caratterizzato dalla presenza di strumenti a fiato brillanti e trasparenti (“Alone Together”). Questa straordinaria riproposizione della Speakers Corner è stata realizzata con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri analogici originali e un procedimento di rimasterizzazione del tutto analogico, dal master alla testina di incisione. Per finire, va sottolineato il fatto che l’etichetta tedesca ha provveduto a pagare tutte le royalty e tutti i diritti d’autore, un fatto per nulla scontato al giorno d’oggi.

Registrazione effettuata nel 1970 presso i Decca Studios di New York da Don Casale e presso gli Atlantic South-Criteria Studios di Miami, Florida, da Ron Albert e Chuck Kirkpatrick. Producer: Delaney Bramlett, Jerry Wexler e Tom Dowd.