HOTTETERRE: Musica da camera - Vol.2

Il secondo volume dell’integrale della produzione cameristica di Jacques-Martin Hotteterre presenta le sei bellissime triosonate dell’op. 3. I membri della famiglia Hotteterre ricoprirono per diverse generazioni il ruolo di flautisti, oboisti, fagottisti e suonatori di musette, riuscendo in parecchi casi a ritagliarsi un ruolo di spicco nel panorama musicale francese. Dopo essersi formato secondo lo stile italiano, Hotteterre in un primo tempo modificò il panneggio sonoro con una strumentazione basata soprattutto sui flauti e – come diretta conseguenza di questa scelta – “tradusse” il trattamento delle parti secondo il gusto francese. In particolare, il compositore francese evitò di inserire nelle sue opere passaggi eccessivamente brillanti e affetti troppo estroversi, prediligendo invece uno stile più intimo e discreto, che sotto alcuni aspetti ricorda molto la teatralità dell’epoca. Sotto l’aspetto strutturale, queste triosonate si collocano in una posizione intermedia. Infatti, sebbene presentino tutte la struttura in quattro movimenti tipica della sonata da chiesa, queste opere rivelano uno stile piacevolmente eclettico, con il goût français che va a braccetto con i tipici elementi della triosonata italiana, manifestandosi soprattutto nelle sfumature, nella spiccata propensione per gli affetti più delicati, una scrittura prevalentemente omofonica e la sistematica integrazione delle danze francesi come la courante, la sarabanda, la gavotta e la giga. Sotto questo aspetto, a dispetto della sua evidente italianità, Jacques Hotteterre Le Romain si configura come uno dei compositori francesi più rappresentativi della sua epoca.