JUON PAUL: Complete String Quartets

«L’anello di congiunzione tra Ciaikovsky e Stravinsky»: con questa azzeccata espressione un critico contemporaneo definì Paul Juon, autore tardo romantico nato a Mosca da genitori svizzeri, diplomatosi brillantemente nel conservatorio della capitale russa e poi stabilitosi a Berlino nel 1894 per perfezionare i suoi studi con il fratellastro di Clara Schumann Woldemar Bargiel. Nel 1907 l’esigentissimo Joseph Joachim gli affidò una cattedra nella prestigiosa Accademia Musicale di Berlino. Nel corso della sua carriera Juon compose parecchie opere orchestrali, pianistiche e vocali, anche se il suo repertorio d’elezione fu senza dubbio la cameristica. Dopo aver presentato al grande pubblico i suoi quartetti per archi e pianoforte (CPO777278), il suo quintetto e sestetto (CPO777948) e una bella silloge di opere per pianoforte, la CPO pubblica questo mese una splendida interpretazione dei suoi quattro quartetti per archi realizzata dal Sarastro Quartett. Anche in questo cofanetto doppio è possibile apprezzare in tutta la loro bellezza gli elementi più caratteristici dello stile di Juon, tra cui la sua spiccata predilezione per i ritmi irregolari, le peculiarità ritmico-metriche, le robuste costruzioni armoniche e una inconfondibile vena melodica, che attinge regolarmente alla tradizione popolare russa. Dal momento che anticipò alcuni sviluppi che qualche decennio dopo avrebbero reso famosi Stravinsky, Blacher e Messiaen, Juon può essere considerato a pieno titolo tra i più grandi innovatori ritmici vissuti a cavallo tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. In particolare, nel campo della produzione cameristica Juon non teme alcun rivale tra gli autori suoi contemporanei.